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Governo, crisi rientrata tra Lega e 5Stelle. Di Maio e Salvini mandano messaggi di pace: "Nessuna intenzione di uscire dall'Europa"

Nella giornata di ieri, Lega e Movimento Cinque Stelle hanno trovato l'accordo sulle modifiche al decreto fiscale. Dal testo saranno cancellati lo scudo fiscale e il condono penale per il rientro dei capitali all'estero

Economia, Politica
Governo, crisi rientrata tra Lega e 5Stelle. Di Maio e Salvini mandano messaggi di pace: "Nessuna intenzione di uscire dall'Europa"
(Teleborsa) - Pace fatta tra Lega e M5S. Il "deponete le armi" arriva alla fine di una lunga giornata, quella di ieri, iniziata al mattino presto dove a tenere banco erano state le frecciatine dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio che avevano continuato a punzecchiarsi a distanza, prima del vertice a tre con il premier Giuseppe Conte e il successivo Consiglio dei ministri fiume, durato infatti quasi tre ore, che ha di fatto sancito l'accordo sul decreto fiscale e dunque al superamento delle tensioni.

Stop alle cause di non punibilità sulla dichiarazione integrativa che conteneva anche il riciclaggio e l’autoriciclaggio e stop a qualsiasi scudo dall’estero. Il Consiglio dei ministri ha rivisto il comma 9 dell’articolo 9 e ha cancellato le norme che avevano creato uno scontro tra M5S e Lega. Lo ha annunciato ieri, in conferenza stampa, il premier Giuseppe Conte.

LEGA-STELLE, AMICI RITROVATI - "Sapete che mi ero riservato la rilettura dell’articolato per verificare le perplessità e i dubbi di natura tecnica posti e avevo rifissato questo Cdm che poteva riservarsi anche interventi più sostanziosi", ha esordito, assicurando che il decreto è stato approvato in “via definitiva" e "abbiamo raggiunto un pieno accordo".

Conte ha confermato anche che la dichiarazione integrativa "riguarderà il 30% in più di quanto dichiarato con un tetto massimo di 100mila euro per ciascun anno di imposta", ma ha aggiunto che "a scanso di equivoci non riguarderà" i conti e le case all’estero.


"Non ci interessa offrire alcuna sorta di scudi", ha sottolineato ancora. Via anche le "cause di non punibilità", il cui inserimento "avrebbe potuto stimolare i contribuenti ma dall’altra" avrebbe rischiato di scostarsi dal contratto di governo. Dunque nel testo non ci sarà "nessuna causa di non punibilità"

SALVINI- DI MAIO, PROVE DI PACE CON L'EUROPA - Sia Luigi Di Maio che Matteo Salvini poi hanno sottolineato che non c’è nessuna volontà di lasciare l’Euro. "Finchè resterò il capo politico del M5s e finchè andrà avanti il governo non c’è alcuna volontà da parte di nostra di lasciare l’Europa o l’euro. Noi riconosciamo le istituzioni europee e noi ci siederemo al tavolo per spiegare le ragioni di questa legge di bilancio", ha detto il vicepremier Luigi Di Maio.

"Non ci sarà alcun proposito di uscire dall’Ue o dall’euro, stiamo bene in questo continente, le cui regole vogliamo modificare, non c’è nessun problema salvo che al confine con la Francia, ma lì mando le macchine della polizia e la risolviamo", gli fa eco il vicepremier Matteo Salvini.
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