(Teleborsa) -
Giornata negativa per i principali listini dell'Asia/Pacifico, che tornano a registrare perdite sostenute. A zavorrare gli indici, il
calo del comparto tecnologico dopo l'arresto del direttore finanziario di
Huawei Technologies, Meng Wanzhou. Figlia del fondatore del colosso cinese, è stata arrestata in Canada su mandato degli Stati Uniti, che hanno presentato richiesta di estradizione, per presunte violazioni delle sanzioni americane all'Iran.
La notizia rischia di creare nuovi attriti tra USA-Cina dopo la tregua commerciale siglata al G20 anche perché,
come confermato ieri 5 dicembre dal Beige Book, "i dazi restano fonte di preoccupazione per i gruppi manifatturieri americani".
L'indice Nikkei della borsa di Tokyo ha riportato un
forte calo dell'1,91% a 21,501 punti, mentre il paniere
Topix è sceso dell'1,83%.Profondo rosso anche per le Borse cinesi con
Shanghai che perde l'1,69%, mentre
Shenzhen mostra un ribasso del 2,18%. Crolla anche
Hong Kong (-2,84%), male
Seoul (-1,55%), Taiwan (-2,53%) e Singapore (-1,48%). Tra le altre piazze asiatiche perdite anche per
Kuala Lumpur (-0,98%), Jakarta (-0,57%) e Bangkok (-1,07%). Giù anche
Sidney (-0,22%) e Mumbai (-1,01%).