(Teleborsa) - Resta invariato
l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie registrato a
dicembre 2018 rispetto al mese precedente ma, dato positivo, aumenta
del 1,7% se confrontato con quello recepito nel
2017.Nell'anno analizzato, dopo un lungo periodo di rallentamento che si prolungava da oltre 9 anni, la retribuzione oraria media ha registrato un
incremento dell'1,4% dall'anno precedente e l'Istat, che ha provveduto a divulgare i dati, ha commentato così la notizia: "l'inflazione rimasta debole ha favorito un minimo guadagno in termini reali. La
crescita retributiva che ha interessato tutti i comparti è risultata sostanzialmente omogenea nel settore privato e più marcata nella pubblica amministrazione".
Infatti, come riportato, aumenti superiori alla media hanno caratterizzato l'intero
settore pubblico (+2,6%) con un risvolto particolarmente importante per i contratti del mondo sicurezza (vigili del fuoco+5,2%, forze dell'ordine 4,0% e militari con un 4,2%), del chimico e del commercio che, entrambe, hanno portato a casa un +1,6%.
Altro dato evidenziato dall'Istituto nazionale di statistica riguarda i
contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica, che si attestano a
53,
coinvolgendo 9,8 milioni di dipendenti ( 75,8% del totale) e che corrispondono al 77,4% del monte retributivo osservato. Al contempo i
contratti in attesa di rinnovo a fine dicembre, interessano circa 3,1 milioni di dipendenti ( il 24,2% sul totale) e sono complessivamente
22.