(Teleborsa) - In queste ore, all'interno del Governo, tiene banco il dibattito sulla
Flat Tax per le famiglie che comporterebbe
"un impegno da 12 miliardi". Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture,
padre della riforma,
Armando Siri intervenendo a Di Martedì su La 7, provando a fare chiarezza sul balletto di
numeri e cifre, rincorse e smentite, in queste ore.
BONUS RENZI NEL MIRINO - "L'impegno di questa
riforma fiscale - ha precisato - sta attorno ai
12 miliardi. Li recuperiamo in parte con la
spending review che è da completare, in parte con la rivisitazione della tax expenditure e in parte con la rivisitazione del margine sul d
eficit". Alla domanda se una parte delle risorse possano essere recuperate anche intervenendo sul bonus Renzi degli 80 euro, ha risposto in maniera tutt'altro che sibillina:
"Gli 80 euro si possono anche toccare, non sono un tabù a condizione pero' che non si abbassi il vantaggio di chi adesso li ha altrimenti non ha senso. Si possono rimodulare visto che non rientrano nel campo fiscale ma vanno nel netto in busta paga.
E' PARTITA LA RIVOLUZIONE FISCALE - La flat tax - ha concluso - semplifica tutto in un unica detrazione o deduzione.
SIRI INCONTRA TRIA - Proprio in quest'ottica, nel pomeriggio di ieri Siri ha incontrato il Ministro dell'economia,
Giovanni Tria per fare il punto. Un vertice che però non sembra essere andato giù ai
Sottosegretari all'economia in quota CinqueStelle: Alessio Mattia Villarosa e, in particolare,
Laura Castelli che in una nota ha affermato: "Al Ministero dell'Economia e delle Finanze siamo abituati ad ascoltare tutte le proposte, compresa quella autorevolissima del Sottosegretario alle Infrastrutture Siri, a maggior ragione se si tratta di temi contenuti nel contratto di Governo". Aggiungendo che
"non sarebbe male tuttavia ricordarsi che anche al Mef esistono sottosegretari, espressione di questa maggioranza, che
assieme al Ministro si occupano delle questioni economiche" . Poi la chiosa:
"Sono certa che anche al Mit c'è tanto da fare".