(Teleborsa) - A febbraio
i prestiti al settore privato crescono dell'1,2 per cento su base annua, in marginale accelerazione rispetto allo 0,9 per cento di gennaio, mentre
le sofferenze sono diminuite del 32,4 per cento su base annua (-32,5 per cento in gennaio), per effetto di alcune operazioni di cartolarizzazione. È quanto emerge dall'
indagine sul credito pubblicata dalla Banca d'Italia. Scomponendo il dato si nota, tuttavia, un
calo dei prestiti alle imprese, diminuiti dello 0,1 per cento dopo il -0,7% segnato a gennaio, mentre
quelli alle famiglie hanno confermato il +2,6% del mese precedente. Per quanto riguarda i
depositi del settore privato Bankitalia sottolinea una
crescita del 2,8 per cento su base annua (+2,3 per cento nel mese precedente) a fronte di un
calo della raccolta obbligazionaria diminuita del 10,3 per cento (-10,4 per cento nel mese precedente).
I tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati
pari al 2,27 per cento (2,31 per cento in gennaio) e quelli sulle
nuove erogazioni di credito al consumo si sono attestati all''8,17 per cento. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati
pari all'1,51 per cento (1,47 nel mese precedente); quelli sui
nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati
pari al 2,05 per cento, quelli sui
nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all'1,03 per cento. I
tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo
0,36 per cento.Complessivamente, secondo l'indagine,
l'espansione della domanda di finanziamenti da parte sia delle imprese sia delle famiglie si è interrotta nel primo trimestre del 2019 e per le imprese, al contributo espansivo degli investimenti fissi e del basso livello dei tassi di interesse si è contrapposto un più ampio ricorso alle fonti di finanziamento alternative. Per il
trimestre in corso, gli intermediari si attendono
politiche di offerta invariate per i prestiti alle imprese e un lieve irrigidimento per i mutui alle famiglie.