(Teleborsa) - Nelle ore in cui il
braccio di ferro tra
Roma e Bruxelles entra nel vivo con il Governo che ha letteralmente le
ore contate per tentare di allontanare la
procedura d'infrazione che aleggia sul nostro futuro come una
spada di Damocle, un'altra
bomba è pronta ad esplodere
nell'esecutivo.Un
copione ormai
noto che nel corso dei mesi si è ripetuto più volte e due
"attori" che si sono
punzecchiati più volte: da un lato il
Ministro dell'Economia Giovanni Tria, dall'altro
il Vicepremier Matteo Salvini.
Il
Titolare del MEF è tornato a ribadire il suo
no ai minibot e da
Londra, a margine di un incontro con investitori della City, definendoli senza giri di parole uno strumento
"pericoloso, illegale e non necessario". "Non penso che i minibot saranno introdotti, voglio essere chiaro su questo", ha spiegato il ministro difendendo la linea del Governo
. "La nostra politica fiscale è prudente", ha detto.
Non si è fatta attendere la
replica del Ministro dell'Interno che ripassa la "palla" al titolare del dicastero di Via XX Settembre: "I
minibot non stanno solo nel Contratto di Governo ma sono stati anche votati dalla Camera: sono uno strumento per pagare i debiti della Pubblica amministrazione
. Se qualcuno ha un mezzo più intelligente bene, altrimenti dico che si va avanti", ha detto. Non mi affeziono ai nomi e ai termini e alle definizioni ma
lo Stato deve pagare i propri debiti altrimenti non ha alcuna credibilità per chiedere le tasse".
SALVINI AVVISA TRIA - Non contento, il Vicepremier leghista
incalza ancora il Ministro dell'Economia su un tema scottante
, il taglio delle tasse. "Tria è il nostro Ministro che porterà avanti il programma del Governo che nella prossima manovra economica avrà il taglio delle tasse un punto centrale.
Chi vuole fare il Ministro di questa squadra sa che il taglio delle tasse è la priorità di questo Paese"
Proprio ieri, da Washington, dove si è recato per incontrare il Segretario di Stato Mike Pompeo e il Vicepresidente Mike Pence, Salvini aveva auspicato
"una manovra trumpiana". Una prospettiva che però non sembra convincere
Tria che, anzi, taglia corto:
"Implica avere il dollaro, e noi abbiamo l'euro".