(Teleborsa) -
Prosegue, in apparenza
senza ripensamenti ma anzi in costante
accelerazione, il
disimpegno di
ArcelorMittal da Taranto. L’ad di Mittal Italia
, Lucia Morselli ha incontrato i sindacati e comunicato il piano di chiusure degli impianti. Si parte con l’altoforno 2 il
13 dicembre, l’altoforno 4 il
30 dicembre e l'altoforno 1 il
15 gennaio. Nell'incontro con le organizzazioni dei lavoratori l'ad di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli, hanno riferito i sindacati, ha anche
"chiarito che l'azienda rispetterà tutti gli impegni, a partire dal pagamento delle spettanze previste dal contratto di appalto".Smentite dall'azienda, invece, le
voci circolate a proposito della volontà di gestire la
fabbrica fino a maggio.OGGI TAVOLO AL MISE - Cresce intanto la p
reoccupazione dei Sindacati a poche ore del tavolo con l'azienda in programma oggi, venerdì 15 novembre, al MiSE alla presenza anche del Ministro dello Sviluppo Economico
Stefano Patuanelli. "Se ancora non fosse chiaro l
a situazione sta precipitando in un quadro sempre più drammatico che non consente ulteriori tatticismi della politica", ha sottolineato in una nota il Segretario generale della Fim Cisl,
Marco Bentivogli parlando di ArcelorMittal.
ALLARME INDOTTO -
"Non siamo nelle condizioni di garantire gli stipendi dei nostri dipendenti". Questo l’incipit del documento che
Confindustria Taranto e le imprese dell’indotto-appalto ArcelorMittal, ieri a Roma, hanno consegnato al ministro
Patuanelli.