(Teleborsa) -
Cooperative sempre più pessimiste sul futuro dell’economia italiana: per il quinto quadrimestre consecutivo i giudizi sfavorevoli prevalgono su quelli positivi e
solo 1 su 10 prevede un miglioramento dell’economia italiana nel breve periodo.
Unica nota positiva il lavoro, nonostante il sentiment diffuso
2 su 10 hanno continuato ad assumere e 7 su 10 hanno mantenuto stabili i livelli occupazionali. I dati emergono dalla nota congiunturale elaborata dal
centro studi Confcooperative – Fondosviluppo sulla base delle indicazioni raccolte dalle cooperative nel corso del terzo trimestre 2019.
FatturatoIl recupero della
domanda inferiore alle attese ha finito per pesare sul
fatturato delle cooperative aderenti. Hanno chiuso il quadrimestre con il
segno più il 28% contro un
23% che ha fatto segnare passi indietro. A soffrire sono in particolare le
PMI cooperative, tra le grandi imprese infatti scende al 13% la quota di chi registrato un arretramento del volume di affari.
LavoroIl
quadro occupazionale presenta una prevalente stazionarietà. Il
67% delle cooperative ha mantenuto
stabili i livelli occupazionali, mentre quelle che hanno
aumentato gli occupati, 19%, superano di gran lunga quelle che hanno ridotto la forza lavoro, 13%.
CompetitivitàPer
l’83% delle cooperative la percezione del posizionamento competitivo è rimasto
stabile, nelle altre i
giudizi negativi sono saliti dal 5% del precedente quadrimestre
al 9% in quello preso in esame.
Accesso al creditoSul fronte creditizio
meno di 3 cooperative su 10 si sono rivolte in banca per l’accesso al credito. Di queste 9 su 10 sono riuscite a ottenerlo, al 7% è stato concesso un importo inferiore a quello richiesto. Si registra su tutti un
peggioramento sulle condizioni con cui è stato concesso il credito sia in termini di durata dei tempi dell’istruttoria che di appesantimento delle garanzie