(Teleborsa) -
107 morti e 7.700 infezioni: questo
l'ultimo bilancio del
Coronavirus. L'aumento giornaliero delle vittime ha toccato
38 unità, il più alto dall'
inizio dell'epidemia. In Finlandia un nuovo caso
confemato. In
Europa i casi salgono a
10: oltre a quello in Finlandia, ce ne sono
5 in Francia e 4 in Germania.E mentre le compagnie aeree
British Airways, United Airlines, American Airlines e Lufthansa hanno sospeso tutti i voli da e per la Cina, si allunga l
'elenco di imprese che sospendono la
produzione e chiudono negozi.PRONTO RIENTRO ITALIANI - "Stiamo lavorando perché un volo parta domani (oggi 30 gennaio, ndr) e provi a raccogliere i 60 italiani che vivono lì e chiedono di poter rientrare da
Wuhan", ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza durante la registrazione di una puntata di Porta a Porta. "La situazione
è molto seria e non può essere sottovalutata - ha aggiunto Speranza -. Bisogna tenere alta l'attenzione ma non bisogna fare allarmismo. Ho chiesto una riunione urgente dei ministri europei perché anche gli altri paesi facciano altrettanto, ma stiamo parlando di nove casi in t
utta Europa, non bisogna fare allarmismo".Poco prima il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri era intervenuto ai microfoni di Radio Radio. "L'ipotesi di lavoro è quella di un atterraggio
a due giorni da oggi di un aereo civile sotto l'egida militare. Stiamo valutando dove far proseguire la
quarantena che certamente ci sarà, conclude Sileri, limitata ad un q
uindicina di giorni, che è il periodo d'incubazione del virus". CASO SOSPETTO A ROMA - Intanto, caso sospetto di coronavirus
nella Capitale: sono in corso gli accertamenti su un
turista cinese che si è sentito male in un albergo in via Cavour, subito trasportato presso l'ospedale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.
OMS SI RIUNISCE OGGI - L'Organizzazione mondiale della Sanità oggi terrà una nuova riunione d'emergenza di esperti - convocata dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus - per stabilire se l'epidemia di coronavirus iniziata in Cina
costituisca un'emergenza sanitaria internazionale.