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Coronavirus, primi casi in Italia: 14 in Lombardia, 2 a Padova. Positivi anche 5 medici

Ministro Speranza: "Ordinanza per sospendere attività pubbliche e lavorative nell'area interessata"

Economia
Coronavirus, primi casi in Italia: 14 in Lombardia, 2 a Padova. Positivi anche 5 medici
(Teleborsa) - Si concentrano, per ora, tutti nel Nord Italia, i casi di persone risultate positive al coronavirus. 14 persone contagiate in Lombardia e 2 in Veneto, a Padova. Questi gli ultimi aggiornamenti sul contagio in Italia da Coronavirus. Sei persone risultate positive in mattinata in Lombardia: un uomo di 38 anni di Codogno, dipendente della ditta Unilever, la moglie incinta di 8 mesi, un ragazzo che ha giocato a calcetto con il 38enne e tre clienti di un bar di Codogno.

Secondo le prime ricostruzioni, tra fine gennaio e i primi di febbraio il 38enne è andato a cena con un collega rientrato dalla Cina, che potrebbe essere il "paziente zero" che però sembrerebbe non presentare sintomi da Coronavirus. Ha invece la polmonite il medico di base che ha prestato le prime cure al 38enne.

Intanto, è ricoverata in isolamento all'Ospedale di Piacenza una donna, sintomatica, collega del 38enne positivo al Coronavirus. Il Premier Conte ha annunciato che è stata disposta una quarantena per tutti quelli che sono entrati in contatto con i contagiati. Al momento sono 250 le persone messe in isolamento, ma visto l'aumento dei casi potrebbe crescere il numero delle persone sotto osservazione.

In serata, infatti, si sono aggiunti i casi di altre 8, resi noti dall'assessore al Welfare della Lombardia Gallera: riguardano 5 operatori sanitari, infermieri e medici dell'ospedale di Codogno e 3 pazienti.

Dieci Paesi del Lodigiano in isolamento - La Regione Lombardia, intanto, ha disposto l'isolamento in 10 paesi del Lodigiano: Codogno, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Somaglia, Castiglione d'Adda, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini e Sanfiorano.

Firmata oggi dal Ministro Speranza - che allontana panico e allarmismo - l'ordinanza sull'obbligo di quarantena "fiduciaria" domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e "sorveglianza attiva" per chi è stato nelle aree a rischio. Subito dopo le segnalazioni di nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia, il Ministero della Salute ha annunciato anche un'ordinanza che sospende le attività pubbliche e lavorative nell'area interessata, sommandosi dunque alle nuove misure di quarantena obbligatoria e sorveglianza attiva.

A Padova riunione d'urgenza - All'Ulss di Padova riunione di urgenza dopo la comparsa di due casi positivi al coronarivus a Vo' Euganeo (Padova). Presenti il Governatore del Veneto Luca Zaia, il Prefetto Renato Franceschelli, il Sindaco di Padova Sergio Giordani e il Direttore generale dell'Ulss 6 Euganeo Domenica Scibetta.

Nuova fase ma non è allarme massimo -La comparsa in Italia di casi di Covid-19 a 'trasmissione locale', ovvero in soggetti non direttamente provenienti dalle aree a rischio della Cina, segna uno 'spartiacque' ed una "nuova fase" ma non siamo ancora ad un livello di "allarme massimo" ed ora la priorità è "individuare subito i nuovi focolai che dovessero presentarsi": questo lo scenario tracciato dal presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), Marcello Tavio, e dal direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza, dopo la conferma di nuovi casi di coronavirus Sars-Cov-2 in Lombardia e Veneto.
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