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Coronavirus, 28.710 i malati in Italia: 475 morti in 24 ore

2.648 malati in più rispetto a ieri, + 1.084 i guariti da martedì: in Lombardia 319 decessi in 24 ore. Brusaferro (Iss): "Non dobbiamo mollare"

Economia, Salute e benessere
Coronavirus, 28.710 i malati in Italia: 475 morti in 24 ore
(Teleborsa) - Sale a 28.710 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a martedì di 2.648, per un totale di 35.713, comprese vittime e guariti.

Lo ha detto il commissario per l'emergenza Angelo Borrelli nel consueto punto stampa sulla pandemia Covid-19, sottolineando che al momento mancano i dati della Campania.

In crescita il numero delle vittime: 2.978 i morti da coronavirus, + 475 in sole 24 ore contro i 345 di ieri. In aumento anche il numero dei guariti che sono in totale 4.025, 1.084 in più di martedì.

Particolarmente grave la situazione in Lombardia dove, nella giornata di mercoledì, si sono avute 319 vittime in più rispetto a ieri, portando a 1.959 il totale dei decessi. A fornire il dato è stato l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera che in diretta Facebook ha elencato gli altri dati della Regione: 17.713 i positivi, 7.285 ricoverati, 924 persone in terapia intensiva.

Il "numero veramente importante" è quello dei guariti (1.084 in 24 ore), come ha ricordato Borrelli, "più 37% rispetto a ieri", mentre il dato dei positivi ( 2648 in più) indicano "un trend stazionario in questa settimana".

necessario contenere al massimo gli spostamenti", ha ribadito il capo della Protezione Civile. "I dati di oggi ci fanno pensare positivo ma vanno adottati comportamenti corretti".

"L'andamento delle curve epidemiche mostra casi confermati in crescita a livello nazionale. Alcune regioni del Nord ancora sono maggiormente coinvolte nella circolazione locale, per numero positivi e ricoverati specie in terapia intensiva. Nelle altre aree c'è una crescita, ma non così veloce", ha dichiarato il Presidente Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stamp.

Il dato del Sud "però non deve illuderci che non ci siano numeri così elevati come in Lombardia e le altre regioni del Nord: solo se ci comportiamo come stabilito possiamo rallentare la curva", ha ribadito Brusaferro.

"Siamo in una fase in cui misuriamo l'effetto delle misure adottate in tutto il Paese e in cui non possiamo ancora vedere i benefici, ci vorrà ancora qualche giorno. Per questo non dobbiamo mollare", sottolinea il presidente dell'Iss. "Non ci sono i presupposti - ha aggiunto - dobbiamo mantenere le misure se vogliamo vedere davvero degli effetti e proteggere le nostre persone più anziane".

Da qui l'invito alle persone positive asintomatiche o quelle con pochi sintomi: "Devono assolutamente rispettare le regole di isolamento". Brusaferro ha sottolineato "l'aspetto determinante" della quarantena poiché sono queste le persone "che se non rispettano regole possono trasmettere il virus più facilmente".

"Purtroppo la mortalità colpisce le persone affette da patologie e le persone anziane ma il combinato delle due situazioni è lo scenario più presente. Da qui - ha aggiunto Brusaferro - nasce il problema e la raccomandazione di fare in modo che queste persone abbiano la più alta protezione possibile: vanno aiutati a stare in casa, bisogna portare loro la spesa perché sono le persone che rischiano di pagare dazio più alto"

Secondo quanto emerso dal Report dell'Istituto superiore di Sanità (Iss) sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a Covid-19 in base ai dati aggiornati al 17 Marzo, le donne sono meno della metà degli uomini (601 e 1402) e la loro età è più alta rispetto a quella dei maschi (83.7 e 79.5). Sono 17 i morti con un'età inferiore ai 50 anni, di cui 5 avevano meno di 40 anni ed erano tutti di sesso maschile, tra i 31 e i 39 anni, con gravi patologie pre-esistenti.

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