(Teleborsa) - "Evidentemente il Tar non ha correttamente interpretato la natura dell'accordo intercorso con il San Matteo.
Diasorin ribadisce di avere sempre operato nell'ambito della correttezza e del pieno rispetto delle regole e di aver già dato ai propri legali mandato di proporre immediatamente
appello davanti il Consiglio di Stato". Questo il commento della Società cha fa sapere di aver accolto "con sorpresa" la
pronuncia del Tar Lombardia. Accogliendo il ricorso presentato dalla
società di Lodi TechnoGenetics il Tar, in mattinata, ha annullato l'accordo sottoscritto tra la multinazionale e la
Fondazione San Matteo di Pavia per la
sperimentazione dei test sierologici ritenendo che Diasorin abbia acquisito un
"illegittimo vantaggio competitivo" rispetto agli operatori del medesimo settore. I giudici hanno anche disposto la trasmissione degli atti alla
Procura della Corte dei Conti poiché, si legge nelle 48 pagine della sentenza, "la Fondazione San Matteo ha impegnato risorse pubbliche, materiali ed immateriali, con modalità illegittime, sottraendole, in parte qua, alla loro destinazione indisponibile".
A tal proposito, respingendo le accuse, Diasorin sottolinea che "continuerà a difendere la propria immagine nel rispetto dello straordinario impegno e della dedizione di tutti coloro che ogni giorno lavorano per garantire la disponibilità di prodotti sempre innovativi a tutela della salute delle persone".