(Teleborsa) -
Banca Ifis ha siglato un'
intesa con la
Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per sostenere progetti di investimento e crescita delle piccole e medie imprese italiane con uno stanziamento di
50 milioni di euro. I contratti di finanziamento interesseranno le
piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi: dall’agricoltura all’artigianato, dall’industria ai servizi, dal turismo al commercio, ai trasporti, all’energia e all’ambiente.
Si tratta del secondo accordo di questo tipo, dopo quello di analogo importo del giugno 2019, che porta la complessiva erogazione
a favore delle PMI a 100 milioni di euro.
La nuova convenzione
fa parte di un ampio progetto paneuropeo finanziato da BEI, del valore complessivo di
cinque miliardi di euro, battezzato
"Covid-19". Il piano in questione si propone quale
prima risposta della BEI a
sostegno dell’economia reale durante la pandemia mondiale.
"In questo delicato momento storico andiamo a rinnovare con BEI una importante partnership a conferma del nostro sostegno delle piccole e medie imprese", commenta
Luciano Colombini, Amministratore Delegato di Banca Ifis, aggiungendo che questo accordo "rafforzerà ulteriormente il nostro impegno a immettere, in modo agile e veloce, nuova finanza nel sistema economico italiano
integrando, anche in questa nuova e complessa fase di ripartenza, le diverse misure messe in campo dalla Banca fin dall’inizio della pandemia a sostegno della liquidità delle imprese".
"Il finanziamento della BEI permetterà a Banca Ifis di erogare nuovi prestiti alle aziende, a condizioni competitive, anche nella forma di sostegno alla liquidità e al capitale circolante, sostenendole per superare una sfida senza precedenti», dichiara
Miguel Morgado, Direttore operazioni BEI per Italia, Balcani e Malta".
Banca Ifis metterà a disposizione delle PMI con meno di 250 dipendenti contratti di finanziamento a
tassi di interesse e durate più vantaggiosi. I progetti finanziabili riguardano: investimenti materiali e immateriali, tra cui l’acquisto di impianti, attrezzature e macchinari, spese per ricerca, sviluppo e innovazione, per la tutela ambientale e le energie rinnovabili, oltre al finanziamento del capitale circolante necessario per l’attività operativa. Sono esclusi i progetti di puro investimento finanziario e/o immobiliare.