(Teleborsa) - Stanno iniziando in questi giorni in molte regioni italiane i
saldi invernali, nonostante i negozi siano penalizzati dal
calendario pieno di giorni rossi o arancioni e dalle limitate capacità di spesa delle famiglie italiane colpite dalla crisi.
Dopo l'avvio teorico, visto che i negozi erano chiusi, del
2 gennaio in Basilicata, Molise e Valle d'Aosta, ieri è stato il primo giorno in cui i punti vendita hanno potuto iniziare gli sconti. Ieri hanno preso il via in Abruzzo e Calabria,
oggi in Sardegna,
giovedì sarà la volta di
Lombardia, Piemonte, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, mentre sabato 9 toccherà all'Umbria e il 12 al Lazio.
Ancora incerta la situazione in Campania, dove i saldi potrebbe essere rinviati all'11 o 12 gennaio. Il 16 inizieranno nelle Marche e nella provincia autonoma di Bolzano, mentre per la Liguria bisognerà aspettare il 29 gennaio e il
30 per Emilia-Romagna, Toscana e Veneto.
Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, lo shopping dei saldi interesserà anche quest'anno oltre
15 milioni di famiglie e
ogni persona spenderà circa 110 euro, muovendo però in totale 4 miliardi di euro contro i 5 miliardi dell’anno scorso. Più pessimistiche le stime dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il quale prevede che appena il 24% delle famiglie effettuerà un acquisto a saldo,
approfittando delle promozioni in larga parte per recuperare regali di Natale non fatti o rinviati. Il calo delle vendite rispetto allo scorso anno dovrebbe segnare quota -18% e la spesa media per famiglia sarà di circa 147 euro.
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