(Teleborsa) - Un serio progetto di
rilancio industriale volto a favorire l’
occupazione del Paese, riforma degli
ammortizzatori sociali e superamento del Codice degli Appalti per sbloccare cantieri e infrastrutture. È quanto ha chiesto
Paolo Capone, Segretario Generale dell’
UGL, a
Mario Draghi nel corso del loro incontro nel quadro delle consultazioni con le parti sociali organizzate dal presidente del Consiglio incaricato.
“La crisi del 2020 non ha fatto altro che rendere macroscopici i tanti limiti già esistenti, aggravando un contesto fortemente compromesso. Cresce la
disoccupazione, ma, soprattutto, l’inattività, che denota una profonda disillusione nei cittadini di tutte le età", ha dichiarato Capone dopo la riunione.
"Fra le misure che l’UGL ha proposto al Presidente incaricato Draghi vi è l’urgenza di adottare un serio progetto di rilancio industriale volto a favorire l’occupazione del Paese. A tal fine, occorre un programma politico chiaro e deciso. Bisogna in primis riformare gli ammortizzatori sociali, valorizzando l’aspetto delle
politiche attive, anche attraverso un grande e straordinario
programma formativo, bilanciando riqualificazione professionale e sostegno al reddito", ha sottolineato.
"In secondo luogo, è necessario
sbloccare i cantieri e le infrastrutture con un superamento del Codice degli Appalti, favorendo la gestione commissariale sul
modello ponte Morandi. In questa prospettiva appare prioritario intervenire attraverso una seria
riforma della Pubblica Amministrazione, della
giustizia civile e del
fisco per attrarre gli investimenti delle imprese, comprese quelle estere, anche per ridurre la distanza oggi esistente fra scuola, università e aziende", ha aggiunto il Segretario Generale dell'UGL.
"È indispensabile, infine, stabilizzare gli strumenti ispirati al principio della
flessibilità in uscita verso la
pensione e incoraggiare, così, l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. L’UGL è disponibile a proseguire il dialogo a tutti i livelli nell’interesse dei lavoratori per affrontare le grandi vertenze, ad iniziare dal trasporto aereo e la siderurgia, sostenendo al contempo l’adozione di nuove relazioni industriali e sindacali sul modello partecipativo, anche per intercettare i nuovi lavori delle piattaforme, a cominciare dai rider”, ha concluso Paolo Capone.