(Teleborsa) - Al tavolo della
Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è arrivato l'
aggiornamento delle
linee guida per la
riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative che verrà presentato al governo nella giornata di oggi: le Regioni si dicono pronte a riaprire progressivamente le attività nei prossimi due mesi. Nel frattempo a Palazzo Chigi nella giornata di domani si terrà una nuova riunione della
cabina di regia presieduta da
Mario Draghi che, dati del monitoraggio settimanale sull'andamento epidemiologico di ISS e Ministero della Salute alla mano, potrebbe iniziare a fare un primo punto sulle riaperture.
Con ogni probabilità il confronto tra Stato e Regioni si sposterà sulla
gradualità del ritiro delle restrizioni in vista della riapertura. Avanzano le ipotesi di un coprifuoco serale spostato alla mezzanotte, mentre gli enti locali premono per la riapertura dei ristoranti la sera in zona gialla, anche al coperto e non solo per quelli all'aperto.
"L'orientamento del Governo è chiarissimo: riaprire con sicurezza, quando ci saranno le condizioni ma dare già delle date e delle certezze perché il sistema economico ha bisogno di certezze e di organizzazione. E anche i cittadini hanno bisogno di capire che orizzonte hanno davanti", ha dichiarato nel frattempo il ministro del Turismo
Massimo Garavaglia ai microfoni di Rai1. "Riapriamo in sicurezza per non chiudere più", ha aggiunto. Quanto alla possibilità di riaprire bar e ristoranti all'aperto il ministro ha spiegato che "Ci sono settori e settori e categorie e categorie. I
parrucchieri appena si può, riaprono subito. Ci sono attività che hanno bisogno di tempi e quindi va detto. Le
fiere, di cui abbiamo discusso ieri, hanno bisogno di mesi di preparazione, altrimenti salta tutto e si passa all'anno dopo".
"Tipologia per tipologia bisogna dare il
giusto orizzonte e la giusta agenda – ha ribadito – Bisogna mettersi a un tavolo e rivedere tutto, ma vedo il ministro
Speranza molto meno 'arcigno' rispetto a prima su questo. È questione di mettere le regole e i protocolli giusti, tanto si sa che si va verso la direzione del
Green Pass europeo".