(Teleborsa) - Promuovere
modelli innovativi e replicabili di gestione delle
comunità energetiche attraverso strumenti hi-tech, nuove collaborazioni con enti locali e istituzioni sul territorio nazionale e la creazione di un tavolo di confronto permanente tra mondo della ricerca, istituzioni, municipalità, aziende e associazioni di categoria. Questo l'obiettivo della proposta
dell'Enea (l'Agenzia nazionale per le
nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) - per la
governance delle
comunità energetiche basata su un insieme coordinato di interventi tecnologici, economici e sociali volti a migliorare
sostenibilità ambientale, qualità della vita dei
cittadini e coesione sociale - così come emerge nel corso del convegno on-line
Sviluppo e futuro delle comunità energetiche in Italia, organizzato dal dipartimento dell'
Enea di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili."Il modello legislativo che regolamenta le
comunità energetiche funziona bene e sta iniziando a dare i suoi frutti - osserva
Federico Testa, presidente dell'Enea - adesso occorre però
investire sulle piattaforme e sulle infrastrutture digitali in modo da convincere chi ha ancora dei dubbi sulla nascita delle comunità energetiche che puntano sull'autoconsumo dell'energia elettrica prodotta dalle fonti rinnovabili".
"Il primo dei vantaggi - rileva
Gianni Girotto, Presidente della Commissione Industria a Palazzo Madama - è
quello economico, con un risparmio del 20-25% sulla bolletta. Inoltre c'è un
beneficio a livello nazionale, dal momento che con la
crescita delle
comunità e dell'autoconsumo riusciamo a diminuire gli
sbilanciamenti sulla rete, che ci
costano molto, e abbiamo una bolletta nazionale più leggera".
"E' necessario rendere più agevole la partecipazione convinta dei soggetti che hanno la possibilità di aderire alle
comunità energetiche - prosegue Testa - occorre, dunque, realizzare campagne di informazione per coinvolgere imprese, cittadini, e enti pubblici, e rendere così questi
soggetti attori della transizione energetica. E' una
grande opportunità che va trasformata in una realtà consolidata e ben definita".
"Abbiamo maturato competenze che ci consentono di rendere disponibili alle comunità interessate un insieme di piattaforme urbane di condivisione di dati e di servizi - ha detto
Stefano Pizzuti, responsabile del la boratorio smart cities and communities dell'Enea - inoltre siamo in prima linea nel campo dell'internet of things, dei big data e della blockchain".
Proprio nell'ottica di supportare e favorire lo sviluppo di nuove comunità energetiche rinnovabili,
l'Enea ha sviluppato uno strumento innovativo:
Recon, che consente di effettuare analisi preliminari di tipo energetico, economico e finanziario in ambito residenziale. In
questo modo, in base ad alcune informazioni come consumi elettrici, caratteristiche degli impianti e parametri legati all'investimento, Recon è in grado di stimare resa energetica, impatto ambientale, autoconsumo e condivisione dell'energia nelle comunità energetiche e di calcolare i flussi di cassa e i principali indicatori economici.
"Il nostro intento - ha fatto presente
Piero De Sabbata, responsabile del laboratorio cross technologies per distretti urbani e industriali - è favorire un vero e proprio cambio di paradigma verso un sistema sociale ed energetico in cui l'iniziativa parte da cittadini, istituzioni e aziende; le parole d'ordine sono decentramento, collaborazione, partecipazione. Un
a possibilità che apre la strada a nuove opportunità di sviluppo per la transizione energetica del nostro Paese".