(Teleborsa) - La
campagna vaccinale va avanti tra le polemiche. Mentre la struttura del Commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha fatto sapere che entro settembre sono attese in Italia ulteriori
58 milioni di dosi di vaccini a
mRna (Pfizer, Moderna e se approvato anche quelle di Curevac), prosegue la riorganizzazione della macchina delle vaccinazioni dopo lo stop dei vaccini
AstraZeneca alla popolazione di età inferiore ai 60 anni annunciata nei giorni scorsi.
Il ministro della Salute,
Roberto Speranza, ha chiamato le Regioni ad allinearsi alle indicazioni fornite dal Comitato tecnico-scientifico. Una posizione però che non sembra essere stata perfettamente digerita dalle autorità locali. Per prima la
Lombardia ha annunciato – e poi fatto marcia indietro – di non voler dar seguito alla decisione del governo di somministrare un vaccino diverso per i richiami, "in attesa di una nota ufficiale di ministero della Salute e Aifa". In
Campania, invece, il presidente De Luca ha deciso che per gli
under 60 che sono stati vaccinati con Astrazeneca non verranno somministrati vaccini diversi dalla prima dose, "sulla base di preoccupazioni scientifiche che invieremo al governo". Inoltre ha annunciato che la Regione non somministrerà più vaccini a
vettore virale, dunque Astrazeneca ma anche J&J, neanche a chi ha più di 60 anni.
Dal Ministero della Salute hanno intanto precisato che se riorganizzati, gli
Open Day dovranno rispettare le indicazioni per fasce di età. Sul punto è stata dura anche la risposta della Regione Lazio, soprattutto nei confronti di chi ha criticato la decisione di aprire le vaccinazioni in questo tipo di eventi. "Difendo gli Open Day, il Ministero della Salute smetta di fare lo scaricabarile", ha detto
Alessio D'Amato, assessore alla Salute del Lazio, in un'intervista a La Repubblica. Sono serviti "comunque a coprire un certo numero di ragazzi con un vaccino approvato per tutti i maggiorenni. E inoltre quegli eventi erano avallati dal Cts con un parere di non molto tempo fa, cioè del 12 maggio. E comunque nel Lazio l'80% dei vaccini di AstraZeneca sono stati somministrati a over 60. I più giovani sono una quota residuale. Ai
maturandi ad esempio abbiamo dato
Pfizer", ha precisato Amato.
Nel frattempo, oggi sono
40 milioni gli italiani che si trovano in
zona bianca. È infatti scattata l'ordinanza che estende la fascia di minori restrizioni a Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Trentino.