(Teleborsa) - "La transizione ecologica non è certo un pranzo di gala, ma va detto che non è neanche un funerale o una tragedia. Credo che piuttosto servano il coraggio e la coscienza per capire che è una
transizione inevitabile, da affrontare tranquillamente".
E' quanto affermato in una intervista al
Corriere della Sera da
Francesco Starace, amministratore delegato di
Enel, che fa il punto su opportunità e costi della
decarbonizzazione.
"Il vero punto è
se tutto ciò avverrà in maniera turbolenta o ordinata, quest'ultima opzione è quella che creerà vantaggi per tutti", sottolinea il manager, aggiungendo che "la transizione è inevitabile, mettere la testa sotto la sabbia o cercare di fermarla è inutile".
Parlando de3gli effetti sull'occupazione, Starace ricorda che
Enel ha chiuso 23 centrali elettriche negli ultimi 7 anni "senza licenziare nessuno" ed ha investito su rinnovabili, reti, mobilità elettrica ed "incentivato l'elettrificazione dei consumi" dei clienti.
Per l'Ad di Enel
, "l'Italia è in una condizione migliore di quanto si pensi", poiché non c'è un'industria estrattiva da chiudere o miniere di carbone come in Polonia o centrali a lignite da chiudere come in Germania. "Abbiamo avviato una campagna sulle rinnovabili già qualche anno fa con eccellenti risultati. Si aggiunga - spiega- un tessuto industriale efficiente che, rispetto a quanto avviene in Europa, vanta una minore intensità energetica per unità di PILl. E, infine, il fatto che disponiamo di una delle economie circolari più sviluppate".