(Teleborsa) -
La ripresa economica globale rimane forte, aiutata dai piani di sostegno dei governi e delle banche centrali e dai progressi nelle campagne di vaccinazione. Lo conferma l'
OCSE, che ha fornito un aggiornamento sulla crescita globale, avvertendo che<
ripresa rimane
disomogenea, sebbene il
PIL sia risalito
sopra i livelli pre-pandemia".
In molti paesi - sottolinea l'Organizzazione che ha sede a Parigi -
persistono ritardi in termini di ripresa ed occupazione. Le
campagne di vaccinazione variano notevolmente in tutto il mondo, limitando la capacità di alcuni paesi di riaprire completamente ed aumentando le
tensioni nel commercio globale e nelle catene di approvvigionamento. Di conseguenza, la domanda di alcuni beni è aumentata, spingendo verso l'alto
l'inflazione.
Le nuove previsioni OCSE indicano un
PIL mondiale in crescita del 5,7% quest'anno, una revisione al ribasso di 0,1 punti rispetto alle previsioni formulate a maggio scorso, mentre l'anno venturo dovrebbe registrare un aumento del 4,5%, migliore di 01 punti rispetto al precedente report.
Migliorate soprattutto le previsioni di crescita dell'Italia, che vedrà un P
IL al 5,9% nel 2021, ben al di sopra del 4,5% indicato a maggio (+1,4 punti percentuali) ed in linea con le indicazioni fornite ad inizio settembre nel report Paese.
Per il 2022 c'è invece una leggera revisione al ribasso della crescita de
l PIL al 4,1% (0,3 punti in meno rispetto a maggio).
Per quanto concerne le
previsioni dell'Area Euro, si stima una crescita del
5,3% quest'anno (1 punto percentuale in più rispetto a maggio) e del
4,6% il prossimo (0,2 punti in più). Fra le cinque economie dell'Area della moneta unica, oltre all'Italia, farà bene la
Spagna con un PIL al 6,.8% nel 2021 ed al 6,6% nel 2022. In accelerazione anche la
Francia che registrerà un +6,3% quest'anno ed un +4% il prossimo, mentre la
Germania modererà la crescita al 2,9% nel 2021 per raggiungere un +4,6% nel 2022.
Per l'OCSE, le
Banche centrali dovrebbero dunque dare
indicazioni più chiare su tempi e portata entro i quali verranno tollerati eccessi inflazionistici e sulle tempistiche della normalizzazione delle politiche monetarie, mentre le
autorità fiscali dovrebbero focalizzarsi su politiche in grado di
aumentare in modo sostenibile la crescita potenziale.