(Teleborsa) - Ha preso il via nella mattinata di oggi, al Pala De Andrè di Ravenna, l’edizione 2021 di
OMC,
Offshore Mediterranean Conference, da quest’anno diventata
Med Energy Conference.
Dopo il taglio del nastro e il tradizionale giro di visita agli stand, si è aperta la sessione plenaria con l’introduzione del sindaco di Ravenna,
Michele De Pascale: “Ravenna possiede, oltre al porto, due grandi vocazioni industriali: la chimica, soprattutto nel campo degli elastomeri e dell’economia circolare e il settore dell’energia, dell’offshore e delle attività marittime. I prossimi anni saranno strategici per i settori della produzione di
energia, della chimica e del recupero dei materiali che si troveranno al centro di una vera e propria
rivoluzione green. Ravenna rappresenta già oggi un punto di riferimento per l’innovazione nel settore energetico, ne è dimostrazione proprio questa rinnovata edizione di Omc, che diventa quest’anno Omc – Med Energy Conference, un appuntamento annuale dedicato al dibattito mondiale sulla transizione energetica".
"Dunque Ravenna ha davanti l’opportunità di avviare una nuova fase di guida nel settore energetico, soprattutto nella definizione di una strategia energetica nazionale non conservatrice, ma pragmatica, innovativa e nel contempo concreta e realizzabile, verso un futuro in cui l’energia sarà prodotta solo da fonti pulite, continuando a mantenere, nel frattempo, un posto di rilievo nella produzione del mix da fonti energetiche (gas naturale e rinnovabili)”, ha aggiunto.
“Abbiamo ampliato la nostra portata dell'evento, aprendo i suoi confini tradizionali a tutte le forme di energia, perché siamo fortemente convinti che l'interdipendenza e le partnership unite al dialogo e allo scambio di prospettive siano la ricetta per un futuro energetico concreto – ha detto la presidente di OMC,
Monica Spada, nel suo intervento -. A questo proposito, è un onore per me annunciare che le autorità e le istituzioni energetiche dell'Europa e del Nord Africa, Company Ceos, associazioni internazionali, hanno approvato queste nuove ambizioni per OMC, abbracciando il paradigma energetico a 360 gradi in una prospettiva sostenibile a lungo termine e si sono uniti al comitato consultivo dell'OMC per supportare l'evoluzione della conferenza".
"Abbiamo lavorato per diventare un
catalizzatore di idee attraverso alleanze multilivello con tutti gli stakeholders, istituzioni, aziende, giovani, favorendo e incoraggiando un mix di reti che portasse a un mix di competenze, esperienze e know-how. Crediamo fermamente che non ci sia un'unica soluzione, ma una serie di percorsi che devono essere esplorati prima di tracciare la tabella di marcia verso una transizione energetica giusta e inclusiva... Per questo abbiamo stretto
alleanze con associazioni, istituzioni – nazionali e internazionali – che rappresentano diversi segmenti del
settore energetico (biogas, solare, eolico, riciclo, CCUS) con l'ambizione di portare prospettive, know how e modelli operativi diversi intorno a un tavolo”, ha proseguito Spada.
“Il
settore energetico – ha aggiunto - è quindi in fase di transizione dinamica: nel 2020, nonostante l'attuale contrazione, sono stati spesi più di
500 miliardi di dollari in tecnologie di transizione energetica,
800 miliardi se si considerano anche le attività di efficienza energetica, entro il 2050, il mondo dell'energia sarà sicuramente completamente diverso". "L'
efficienza energetica migliorerà fino al 60%, elettrificazione, energia rinnovabile -che quadruplicherà la capacità attuale fino a circa 11000 GW-, economia circolare, idrogeno che rappresenterà il 6-15% del mix energetico - e riutilizzo CCS e CO2 - che ridurrà circa 6-8 GtCo2 - sono alcuni dei principali driver dello sviluppo futuro. Ma la
transizione richiede anche importanti aumenti di tutte le fonti di flessibilità e sinergia all'interno del settore energetico”, ha concluso.
Ai temi della cooperazione territoriale e della riconversione energetica hanno dedicato passaggi anche i tre ministri di Paesi mediterranei ospiti della mattinata:
Tarek El Molla, Ministro del Petrolio e Risorse Minerarie dell’Egitto;
Mohamed Oun, Ministro del Petrolio e Gas della Libia, e
Natasa Pilides, Ministro dell’energia di Cipro. “Siamo molto soddisfatti del fatto che alcune compagnie energetiche mondiali si siano mosse in Egitto per la prima volta proprio quest’anno – ha detto
El Molla -. Sottolineo inoltre l’importanza della creazione nel 2018 dell’EMGF, East Mediterranean Gas Forum, e di aver stretto nel 2019 accordi con la commissione europea per lo sviluppo energetico. Per il nostro paese è fondamentale l’importanza della transizione verso le energie rinnovabili”. “Nel campo dell’energia siamo di fronte a una serie di sfide che portano a un cambio di paradigma – gli ha fatto eco il libico
Oun -. Dobbiamo riuscire ad attivare il cambiamento per diventare carbon neutral entro le prossime decadi. L’energia deve svilupparsi in maniera sostenibile, grazie alle nuove tecnologie”. E la ministra cipriota
Poilides ha aggiunto: “Siamo un piccolo paese, e siamo in quella parte del Mediterraneo orientale che è individuata da molti studi come al centro di un hotspot climatico preoccupante. Anche per questo stiamo cercando di fare di tutto per accelerare il processo verso la green transition. Sarà fondamentale la collaborazione fra tutti i paesi di quest’area, per affrontare al meglio questa sfida energetica: ma io credo che dobbiamo essere ottimisti”.
Parole a cui si è associata anche
Kadri Simson, Commissario Europeo per l’Energia, collegata da remoto: “Uno dei punti fondamentali de nostro impegno sarà rivolto ad una collaborazione sempre più stretta con il sud del Mediterraneo”.
Nel corso del pomeriggio, fra le altre iniziative si è svolto l’incontro “
Carbon Neutrality & Circular Economy: seeking new business models” in cui è stato presentato lo
Schema Industriale Zero Waste ed è stato firmato un accordo di intenti tra
Assorisorse (con il Presidente Luigi Ciarrocchi) e
Fise Assoambiente (con il Presidente Chicco Testa). Al centro del dibattito la necessità di puntare su nuovi modelli di business basati su sviluppo sostenibile ed economia circolare, che integrino tecnologie e competenze, coinvolgendo operatori legati al mondo dell’energia e non solo, al fine di creare valore a lungo termine.
Assorisorse e Fise Assoambiente hanno quindi firmato un
accordo di intenti basato sulla
collaborazione e il coordinamento delle rispettive iniziative dedicate all'innovazione nelle tecnologie e nei modelli di business. Le due Associazioni si impegnano ad elaborare studi, scenari e rapporti sull’energia e sull’ambiente, in particolare in relazione allo sviluppo di modelli avanzati di economia circolare, mettendo a sistema le competenze delle relative imprese Associate.
“Collaborare con Fise Assoambiente significa disegnare insieme un percorso pragmatico verso la Transizione Energetica. Un percorso fatto di progetti sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale che si basino su neutralità carbonica delle tecnologie, competenze e innovazione” ha commentato il Presidente di Assorisorse,
Luigi Ciarrocchi. Il Presidente di Fise Assoambiente
Chicco Testa ha aggiunto: “Guardiamo con attenzione al paniere di tecnologie che le aziende associate ad Assorisorse possono mettere in campo per favorire l’economia circolare. L’innovazione tecnologica è la strada principale per contrastare il cambiamento climatico”.