(Teleborsa) -
I tassi di interesse sui mutui sembra che stiano già incominciando a
scontare futuri aumenti del tasso di riferimento della BCE e, dunque, una politica monetaria più restrittiva, per calmierare la crescita dell'inflazione senza bloccare la ripresa post-Covid. E' quanto emerge dal
Banking Monitor, una ricerca a cura della
Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Mutui più cari Dal report emerge che, quanto a tasso di interesse, la tendenza al rialzo più rilevante ha riguardato i tassi sulle
erogazioni di mutui alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, che hanno visto il
tasso fisso salire all'1,50% ai massimi dall’agosto 2019.
Per i tassi sui
nuovi prestiti, è emerso uno scenario tra stabilità e aumento: quelli praticati alle società non-finanziarie sono fermi allo
0,75% per le operazioni oltre 1 milione di euro e sono aumentati di 4 punti base all'1,77% per i finanziamenti fino a 1 milione.
I tassi sulla raccolta, invece, sono pressoché stabili: il tasso medio sui
depositi e quello sui conti correnti sono rimasti invariati allo
0,31% e allo 0,02% rispettivamente secondo le stime ABI.
Corrono domande mutuo e prestiti a breveDal lato della domanda, continua la d
inamica robusta dello stock di prestiti per l’acquisto di abitazioni, che aumenta del 4,8% a febbraio, mentre i flussi di nuovi contratti di mutuo hanno confermato il rallentamento della crescita. Le anticipazioni ABI riferite a marzo mostrano un aumento dei prestiti complessivi a famiglie e imprese del 2,6%, leggermente migliore rispetto al 2,4% di febbraio.
Anche i
prestiti alle società non-finanziarie registrano una crescita modesta, che continua ad oscillare attorno all’1% (1,2% a febbraio), ma crescono soprattutto quelli a
breve termine (+3%) rispetto a quelli a medio-lungo (-1,1%).
La raccolta rallentaI
depositi hanno continuato a rallentare segnando una
crescita del 4,2% a febbraio. Tuttavia, secondo le anticipazioni ABI, il tasso di crescita è tornato a salire a marzo portandosi verso il 5%.
L’andamento resta dettato dai
conti correnti il cui ritmo è sceso
al 6,3% a febbraio a causa della frenata dei conti delle imprese, con un tasso di crescita del 5,1% più che dimezzato rispetto a fine 2021. Un andamento più regolare si conferma per i conti correnti delle famiglie, in aumento del 7,3%.
Risparmio gestito continua a crescereIl
risparmio gestito continua a registrare una
raccolta netta decisamente positiva dei fondi comuni sorattutto quello azionari e bilanciati. In calo i dati della nuova produzione delle assicurazioni vita, a causa del protrarsi della contrazione della raccolta delle polizze tradizionali e ad un ritorno in negativo della nuova produzione delle polizze a elevato contenuto finanziario.