(Teleborsa) - Per assicurare l’export di cereali dall’Ucraina,
"sono in corso colloqui per creare corridoi resi sicuri dall’assistenza militare. Potrebbe essere il
modo più veloce per sbloccare le forniture ucraine". Lo ha detto vicepresidente della Commissione europea,
Valdis Dombrovskis, al Forum economico mondiale di
Davos, riferendosi ai rischi di una crisi alimentare creata “deliberatamente dalla Russia”. Secondo Dombrosvkis, “n
ulla impedisce alla Russia di esportare i suoi cereali, si tratta di una manipolazione russa".
Oggi, intanto, la Presidente della Commissione Ue
Ursula von der Leyen ha incontrato il sindaco di
Kiev a Davos. "È stato un piacere incontrare il sindaco di Kiev Vitaliy Klychko.
L’Ucraina vincerà questa guerra. L’Ue sarà pronta a aiutare la ricostruzione, mattone sopra mattone, la vostra bellissima città e il vostro Paese. Investimenti e riforme sono il cuore della piattaforma per la ricostruzione guidata dall’Ucraina e dall’Ue”, ha scritto in un tweet.
"Da
Roma non ci hanno inviato nulla, ma da quello che leggiamo sui media le proposte italiane sono talmente distaccate dalla realtà che in linea di principio è difficile che possano essere prese sul serio”, fa sapere la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass, i
n merito al piano italiano per la pace in Ucraina. Fin qui quello che è successo sul fronte
diplomatico, mentre sul campo le
truppe ucraine continuano a lottare per mantenere il controllo di un’autostrada chiave per la
città di Severodonetsk, presa d’assalto dall’esercito russo. Il portavoce del ministero della Difesa, Oleksandr Motuzyanyk, ha detto in un briefing, secondo quanto riferisce la Bbc online, che esistono rotte alternative per rifornire le unità ucraine a Severodonetsk, al momento circondata su
tre lati dalle forze russe. Intanto, secondo Vadym Skibitskyi, della direzione dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino
"la Russia ha consumato il 60% delle sue scorte di armi ad alta precisione". Lo riporta The Kyiv Independent. Skibitskyi ha anche aggiunto che la Russia
“non può ricostituire le sue riserve così rapidamente".