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Scuola, al via esame emendamenti riforma. Anief avanza le sue proposte

Economia, Scuola
Scuola, al via esame emendamenti riforma. Anief avanza le sue proposte
(Teleborsa) - Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi continua a difendere la riforma del reclutamento dei docenti, contenuta nel Decreto PNRR, ora al vaglio delle commissioni Istruzione e Affari Costituzionali del Senato ed il 20 giugno attesa in Aula per la votazione.

Il Ministro ha ribadito che il PNRR "è fondamentale e determinerà la trasformazione della nostra scuola", attraverso i sei pilastri che riguardano la formazione ed assunzione dei docenti. Secondo Bianchi, questa riforma eleverà "la qualità della formazione dei nostri insegnanti".

Non è dello stesso parere il sindacato Anief che si fa promotore di 50 sui circa 300 emendamenti proposti. "Non si può pensare di riformare il sistema di reclutamento dei nostri insegnanti, senza prima cancellare la supplentite e senza quindi stabilizzare i 210 mila precari che stabilmente occupano una cattedra su quattro priva di docente titolare", afferma Marcello Pacifico, Presidente dell'Anief, aggiungendo "la verità è che non si può ignorare il problema, che va risolto una volta per tutte andando ad approvare il nostro emendamento sul doppio canale di reclutamento. Se dovesse invece essere bocciato, sarà inevitabile andare incontro ad un altro record negativo di supplenze per l'Italia, visto che non siamo in grado nemmeno di coprire il turn over, con nuova denuncia in Europa da parte di Anief".

Fra le proposte avanzate dal giovane sindacato la reintroduzione del doppio canale di reclutamento, con assunzione dalle GPS e con corso abilitante per chi sprovvisto, l’assunzione a tempo indeterminato con anno di formazione per i precari con 36 mesi di servizio, l’ammissione in sovrannumero al TFA sostegno per chi ha svolto 36 mesi su sostegno, le assunzioni degli idonei dei concorsi e da Gae e Gmre, l’assegnazione provvisoria per tutti e abolizione vincoli alla mobilità, l’assegnazione della carta docente da 500 euro e la formazione per tutti retribuita e svolta in orario di servizio.


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