Facebook Pixel
Milano 17:35
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 20:17
17.727,42 +1,70%
Dow Jones 20:17
38.293,66 +0,55%
Londra 17:35
8.139,83 +0,75%
Francoforte 17:37
18.161,01 +1,36%

Sangalli: salasso gas è nuova pandemia

Futuro a rischio

Economia
Sangalli: salasso gas è nuova pandemia
(Teleborsa) - Il salasso del gas "è la nuova pandemia" e per le imprese "il futuro è a rischio". A lanciare l'allarme è il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, dalle colonne del Quotidiano Nazionale. "Solo un mese fa stimavamo, per il 2022, un costo complessivo della provvista energetica delle imprese del terziario nell'ordine dei 24 miliardi di euro, più del doppio rispetto al 2021.



Con il recente peggioramento delle condizioni del mercato del gas e dell'elettricità, il nuovo calcolo della bolletta energetica - ha spiegato - porta a un costo pari a 33 miliardi, tre volte il livello del 2021 e più del doppio rispetto ai 14,9 miliardi del 2019. Insomma, siamo in una fase di vera emergenza che, per alcuni settori del terziario di mercato in particolare, sta diventando veramente drammatica". Nella media e grande distribuzione alimentare, nel primo semestre dell'anno in corso, "registravamo aumenti del costo dell'energia del 100%, che, da luglio, balza a +500%.

Le bollette di alberghi, bar e ristoranti sono triplicate rispetto a un anno fa. Nell'autotrasporto, chi ha fatto investimenti su veicoli a gas metano oggi è costretto a fermarli, perché l'aumento dei costi è diventato insostenibile", ha aggiunto Sangalli. Per far fronte a tale emergenza "l'esecutivo, quello in carica, e Il nuovo, soprattutto sull'emergenza energia, devono avere tempi di risposta immediati. A cominciare dal rilancio dell'iniziativa in sede europea sul cosiddetto Energy Recovery Fund, puntando alla fissazione di un tetto al prezzo del gas e alla revisione delle regole e dei meccanismi di formazione del prezzo dell'elettricità. Ma, già nell'ambito della conversione in legge del decreto 'Aiuti bis', occorre potenziare e rendere più inclusivi i crediti d'imposta fruibili anche da parte dei non 'energivori' e non 'gasivori', e rafforzare le misure contro il caro carburanti per il settore dell'autotrasporto. Andrebbe anche destinato all'abbattimento degli oneri generali di sistema il gettito derivante dalle aste per l'assegnazione delle quote di emissione di CO2".
Condividi
```