(Teleborsa) - La
crescita dei dipendenti è proseguita nel 2° trimestre sia in termini di di
occupati (+1%) sia di
posizioni lavorative del settore privato extra-agricolo
(+1,2%) che aumentano nell’industria in senso stretto (+0,5%), nelle costruzioni (+2,3%) e nei servizi (+1,4%). E' quanto emerge dalla consueta
Nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione elaborata congiuntamente da
Istat, Ministero del Lavoro, Inps, Inail ed Anpal sulla base delle rispettive banche dati.
Crescono tempo indeterminato e determinato La
crescita trimestrale delle posizioni lavorative dipendenti rilevata dall'Istat trova conferma nei dati delle
Comunicazioni Obbligatorie al Ministero del Lavoro secondo cui, in tre mesi, si registra un
aumento di 159 mila posizioni, a tempo
indeterminato (+88 mila) ed a tempo
determinato (+71 mila).
Le
attivazioni di rapporti di lavoro alle dipendenze sono state
2 milioni 806 mila (+3,6% in tre mesi) e le cessazioni 2 milioni 647 mila (+4,6%).
Durate brevi contratti entro i sei mesiDai dati delle Comunicazioni Obbligatorie, nel secondo trimestre 2022, il
37% delle posizioni lavorative attivate a tempo determinato ha una durata prevista
fino a 30 giorni (il 13,3% un solo giorno),
il 36% da due a sei mesi e meno dell’1% supera un anno. Nel complesso, si riscontra un aumento dell’incidenza sul totale delle attivazioni dei
contratti di brevissima durata (23,7% fino a una settimana) e la riduzione dell’incidenza per le altre classi di durata, a eccezione di quella da 6 mesi a un anno che è in crescita (15,4%, +1,2 punti).
Trend positivo anche su anno
L’occupazione dipendente
aumenta anche su anno, in termini di
occupati (+3,6%) e di
posizioni lavorative (+5,9%). Un trend confermato dai dati delle Comunicazioni Obbligatorie (+735 mila), per tutti i settori di attività economica, con l’unica eccezione di quello agricolo, e dai dati Inps-Uniemens (+682 mila posizioni in un anno). Prosegue la crescita tendenziale delle posizioni lavorative a tempo
indeterminato sia nei dati delle CO (+310 mila) sia in quelli Inps-Uniemens (+287 mila in un anno). Ancora più marcata la dinamica positiva delle posizioni a tempo
determinato, tanto nei dati delle CO (+425 mila posizioni) e da quelli di Inps-Uniemens riferiti alle sole imprese private (+395 mila posizioni) che comprendono il lavoro in somministrazione e a chiamata.
Il numero dei
lavoratori in somministrazione nel secondo trimestre 2022 presenta un’ulteriore crescita raggiungendo le
485 mila unità (
+11,5% +50 mila). Anche il numero dei
lavoratori a chiamata o intermittenti continua a crescere in modo sostenuto (
+48,2% o +91 mila), attestandosi a 280 mila unità.
Nel secondo trimestre del 2022 l’utilizzo del ull
Contratto di Prestazione Occasionale è rimasto
in linea con i valori del 2021 coinvolgendo mediamente, ogni mese, circa 15 mila lavoratori. Nello stesso periodo del 2022, il Libretto Famiglia registra in media mensile circa 12 mila prestatori.
Il
lavoro indipendente, secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro (Rfl), rimane
stabile in termini congiunturali e aumenta su base annua (+36 mila occupati, +0,7%).
Giù disoccupati e inattivi La crescita congiunturale dell’occupazione (+175 mila, +0,8%), secondo i dati Istat sulla forza lavoro, si associa alla
diminuzione dei disoccupati e degli inattivi; anche su base tendenziale l’aumento degli occupati (+677 mila, +3%) si accompagna al forte calo delle persone in cerca di occupazione (-382 mila, -16,0%) e degli inattivi 15-64enni (-588 mila, -4,4% rispetto al secondo trimestre 2021.
Crescono gli infortuni Gli
infortuni sul lavoro, accaduti e denunciati all’Inail, sono stati
158 mila (137 mila in occasione di lavoro e 21 mila in itinere), 39 mila denunce in più
(+32,8%) rispetto all’analogo trimestre del 2021. Le denunce di
esiti mortali sono state
232 (166 in occasione di lavoro e 66 in itinere), una in più rispetto al secondo trimestre del 2021 (+0,4%).
L’aumento tendenziale tra i due trimestri è fortemente condizionato dal diverso andamento della pandemia da nuovo Coronavirus, ma depurando i dati dalle denunce da Covid-19 si registra comunque un sensibile aumento degli infortuni nel secondo trimestre del 2022.
Le malattie professionali denunciate all’Inail e protocollate sono state
16.637, 1.290 casi in più (+8,4%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il numero di denunce torna a collocarsi sugli stessi livelli del 2019.