(Teleborsa) - Il nostro piano per l’ammodernamento e il potenziamento della
rete autostradale - ha dichiarato oggi l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia,
Roberto Tomasi, nel corso dell’Audizione presso la VIII Commissione della Camera dei Deputati, sulle tematiche relative alla gestione del tratto marchigiano della
Autostrada A14 - incontra in questa fase una disponibilità del Governo a
semplificare le
normative per minimizzare gli impatti dei
cantieri sulla
mobilità, alla luce delle nuove esigenze che si presentano in un contesto in continua evoluzione.
La rete autostradale, strategica per il sistema-paese, presenta livelli di
saturazione oltre i limiti: questo ci dice che il sistema non ha la capacità di sopportare una tale azione di cantierizzazione, resa necessaria dalla vetustà della rete. La questione della saturazione interessa circa 2000 chilometri su territorio nazionale, ovvero più del 30% della rete: di questi, ben il 65% sono in gestione di Aspi. Con riferimento a questo perimetro, sulle direttrici di competenza Aspi insiste il 90% di tratti in galleria e il 60% su
viadotti. L’
infrastruttura necessita di
attività di rigenerazione non derogabili e, allo stesso tempo, lavorazioni di una complessità con pochi eguali. Opere che devono tener conto delle esigenze dei territori, anche attraverso i tavoli predisposti nelle ultime settimane. A questo proposito, la rete della regione Marche si caratterizza per una particolare complessità orografica e, di conseguenza, complesse sono le
cantierizzazioni previste dal piano per la A14. Sui circa 40 km a sud delle
Marche si concentrano 22 fornici e 52 viadotti, rispettivamente il 21 e il 35% della lunghezza della autostrada in quei territori. Ad oggi abbiamo predisposto le lavorazioni cercando, ove possibile, di ridurre il più possibile l’impatto sul territorio: le fasi successive saranno eventualmente rimodulate sulla base degli esiti che verranno dal confronto istituzionale previsto.
È chiaro che il potenziamento della rete, alla luce anche degli impatti di questo piano di
ammodernamento, diventa sempre più necessario. Un tema che dobbiamo porci oggi, con urgenza, per lo sviluppo del Paese: abbiamo 12 grandi progetti di potenziamento in avvio. Per questo nelle Marche stiamo lavorando a uno studio di fattibilità sulla
terza corsia, in modo da dare alle Istituzioni gli elementi necessari per poter poi prendere decisioni in merito. Personalmente credo che in quell'asse, che non ha alternative all'autostrada in termini di viabilità, possa essere un'azione determinante”.