(Teleborsa) - Nel 2021, la
popolazione straniera residente in Italia contava
poco più di 5 milioni di persone (5.030.716 di individui con un
-2,7% rispetto al 2020 e -15,4% rispetto al 2019).
L’incidenza della componente straniera
sulla popolazione residente totale risulta pari
all’8,5%. Negli ultimi anni si assiste a una sostanziale
stabilizzazione della popolazione straniera residente, sia perché i
flussi di immigrazione si sono ridotti rispetto ai picchi dei primi anni Duemila, sia perché
molti stranieri hanno nel frattempo
acquisito la cittadinanza italiana.
Anche la
crescita naturale subisce un rallentamento al
9,2%, accentuato dalle conseguenze dirette e indirette dell’epidemia da Covid-19: eccesso di
mortalità (+8,6%) ed effetti recessivi sulle
nascite (-4,8%).Le
immigrazioni di cittadini stranieri sono in ripresa
(+27% sul 2020), dopo il vistoso calo dovuto alla chiusura delle frontiere, ma non recuperano i livelli pre-pandemici.
Gli stranieri
risiedono prevalentemente in Italia settentrionale (59% del totale), ripartizione in cui si concentrano anche i cittadini italiani per acquisizione (66,5%) che sono 1 milione e 470mila. La quota di nuovi cittadini che risiede in
Lombardia al 1° gennaio 2021 era pari al
23,7%.