(Teleborsa) -
Giro di vite dell'Italia sulle farine prodotte con l'utilizzo di insetti: sono stati firmati
quattro decreti che riguardano 4 diverse farine derivanti da insetti -
grilli, locuste, tarme e larve - non tradizionalmente presenti nella dieta mediterranea ed introdotte dalla normativa europea. I decreti fissano norme molto rigorose per la commercializzazione delle farine in questione, prevedendo addirittura scaffali separati e una chiara informativa per i consumatori.
"Ci si può nutrire di quello che più si ritiene idoneo", ha affermato il ministro dell'Agricoltura
Francesco Lollobrigida in una conferenza stampa congiunta con i ministri del Made in Italy
Adolfo Urso e della Salute
Orazio Schillaci, aggiungendo "
pensiamo serva un'etichettatura che specifichi in modo puntuale e visibile quali prodotti hanno derivazione da questi insetti".
"Quello che i decreti prevedono è
un'etichetta con provenienza del prodotto, i rischi connessi al consumo e il quantitativo di farine di insetti presente", ha sottolineato Lollobrigida, aggiungendo "
abbiamo anche previsto scaffali appositi dove possono essere esposti all'interno dei negozi" per chi voglia scegliere questo genere di farine. "Garantiamo ai cittadini italiani la consapevolezza di quello che mangiano e facciamo dell'Italia una Nazione all'avanguardia in questo senso", ha concluso il Ministro.
"
Vigileremo attraverso il rigoroso controllo dei carabinieri dei NAS sia nell’utilizzo di queste farine sia nel rispetto degli obblighi di trasparenza e di tutela della salute", ha detto il ministro della Salute
Orazio Schillaci, avvertendo che
non dovranno esserci "commistioni con l’utilizzo di farine da insetti nei prodotti tipici della dieta mediterranea come
pasta e pizza".
L’indicazione della presenza di farine di insetti con grande evidenza è
importante per garantire la libertà di scelta della maggioranza degli italiani che vogliono evitarli, sottolinea Coldiretti, segnalando che questo tipo di menu non sembra interessare i consumatori europei e soprattutto gli
italiani che, per la grande maggioranza, non porterebbero mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale:
il 54% è infatti proprio contrario agli insetti a tavola, mentre è indifferente il 24%, favorevole solo il 16% e non risponde il 6% secondo l’indagine Coldiretti/Ixe.