(Teleborsa) -
Cresce il pressing del Consiglio nazionale dei commercialisti che chiede con insistenza una proroga di
20 giorni dei versamenti in scadenza il 30 giugno - spostando così il termine a
l 20 luglio - per le
Partite IVA nel perimetro delle p
agelle fiscali o nel regime forfettario, (oltre a quelle rimaste nei vecchi minimi). Una platea di
quasi 4,5 milioni di contribuenti.
"Ci siamo già attivati" sottolinea il consigliere nazionale tesoriere con delega alla fiscalità,
Salvatore Regalbuto, e c'è in corso una interlocuzione sia con il
ministero dell’Economia che con l’agenzia delle Entrate. Secondo i commercialisti, a giustificare la necessità della proroga, il
ritardo con cui è stato diffuso il decreto sui correttivi ISA: nonostante infatti sia stato firmato il 28 aprile, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale risale al
16 maggio. Troppo poco tempo per "assimilare" le novità introdotte, specie rispetto alla scadenza vicina del
30 giugno. Dunque, quanto mai necessario posticipare i
termini tanto più che il mese appena iniziato si annuncia decisamente caldo sul fronte delle scadenze: sono ben 115 le sole scadenze censite dalle Entrate, con oltre il 91% rappresentato da versamenti. Ma la lista è lunga a partire dai tributi locali,
IMU su tutti in scadenza ll 1
6 giugno. Sul calendario però bisogna segnare in rosso anche altri appuntamenti legati anche ad alcune norme “straordinarie” come ad esempio la
rottamazione quater, in scadenza proprio il
30 giugno.(Foto: © lucadp / 123RF)