(Teleborsa) -
Ferrari ha chiuso il
secondo trimestre del 2023 con
ricavi netti pari a 1.474 milioni di euro, in aumento del 14,1% rispetto all'anno precedente, con
consegne totali pari a 3.392 unità, in calo di 63 unità rispetto all'anno precedente. Le consegne sono state trainate dalla 296 GTB, dalla Roma e dalla Portofino M, mentre la 296 GTS e la 812 Competizione A erano in fase di avvio progressivo. Nel corso del trimestre sono iniziate le prime consegne della Purosangue e le allocazioni della Daytona SP3 sono proseguite come da piani.
L'
Adjusted EBITDA è pari a 589 milioni di euro, in crescita del 31,9% rispetto all'anno precedente (con
Margine Adjusted EBITDA in rialzo di 540 bps al 40%). L'
utile netto adjusted è pari a 334 milioni di euro e l'utile diluito per azione adjusted pari a 1,83 euro. La
generazione di free cash flow industriale è pari a 138 milioni di euro.
"Il secondo trimestre si è chiuso con dei
risultati finanziari eccezionali, contraddistinti da elevata marginalità - ha commentato l'AD
Benedetto Vigna - Le consegne nel periodo riflettono un ricco mix prodotti, mentre continuiamo a gestire un portafoglio ordini molto forte in tutte le aree geografiche. La decisione di rivedere al rialzo la guidance è stata sostenuta in particolare da un contributo delle personalizzazioni sorprendente".
La società si aspetta ora un
EBITDA 2023 a 2,19-2,22 miliardi di euro, rispetto a una previsione precedente compresa a 2,13-2,18 miliardi di euro, e
ricavi per 5,8 miliardi di euro, contro una stima precedente di 5,7 miliardi di euro. La previsione sulla generazione di cassa per l'intero anno è rimasta invece pressoché invariata a circa 900 milioni di euro.