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Dove c’è una "Madre" che fugge, c’è un mondo sbagliato

La campagna di sensibilizzazione “Madre” presentata al Digital Meet

Cultura, Economia
Dove c’è una "Madre" che fugge, c’è un mondo sbagliato
(Teleborsa) - Il 23 ottobre l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha condiviso un rapporto ufficiale con i numeri provvisori legati ai flussi migratori nei paesi membri del 2023. Il dato statistico parla chiaro: sono 6 milioni in più i nuovi migranti permanenti, esclusi i rifugiati ucraini, un aumento legato principalmente a motivi umanitari che hanno costretto moltissime famiglie in tutto il mondo a viaggi della speranza. Nel rapporto si legge un altro dato di fondamentale rilevanza riguardante una classe di migranti particolarmente in difficoltà: le madri.

Le madri migranti devono affrontare moltissime sfide in più rispetto agli altri. Non si tratta solamente del viaggio disperato e della cura in situazioni a dir poco disumane dei propri figli, ma anche della possibilità di inserimento nella nuova società che vanno ricercando. I tassi di occupazione tra le madri migranti nei paesi membri dell’OCSE sono molto bassi. Per questo motivo sono stati ammessi programmi di integrazione e investimenti sovrastatali rivolti al loro inserimento. Ovviamente sono misure che da sole non possono bastare per risolvere il problema delle madri rifugiate in tutto il mondo. Una spinta di coesione, integrazione e lotta al fenomeno che porta alla migrazione forzata va data dai privati, dalla società tutta.

D’altronde, dove c’è una madre che fugge, c’è un mondo sbagliato. Proprio questo è il messaggio che vuole mandare il progetto "Madre" del compositore musicale Marco Korben Del Bene, la campagna di sensibilizzazione social e fisica che coinvolge una rete virtuosa di realtà che operano giorno dopo giorno per garantire ai migranti un futuro diverso e migliore, e sostegno alle organizzazioni che tentano di risolvere situazioni di difficoltà. Non è un caso che il progetto "Madre" faccia riferimento al 16° obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che intende promuovere società pacifiche, inclusive, ai fini di uno sviluppo sostenibile e di un accesso universale alla giustizia. Un partner del progetto "Madre" è, infatti, l’organizzazione no-profit Yourban 2030, della fondatrice Veronica De Angelis, da sempre attenta alle tematiche e agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il progetto è sviluppato in collaborazione con l’organizzazione umanitaria INTERSOS, in prima linea nelle gravi emergenze umanitarie per fornire assistenza alle vittime di guerra, violenze, disastri naturali ed esclusione estrema.

È così che il brano "Madre" di Marco Korben Del Bene, che racconta l’esodo di una madre e suo figlio attraverso il deserto e i mari, per raggiungere un luogo di rifugio, diventa un progetto di sensibilizzazione anche grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie. Non si tratta solo di un progetto audiovisivo infatti, ma, in collaborazione con Intersos, Yourban 2030, Instant Crush Records, Kiev String Orchestra, Madre è uscito in uno speciale formato crossmediale che vede, insieme alla campagna audiovisiva di sensibilizzazione, l'uscita di un vinile e una serie di NFT: illustrazioni digitali prodotte durante la realizzazione del video animato. La vendita degli NFT, distribuiti dalla piattaforma Onlymusix, consente agli utenti di sostenere le attività dell’organizzazione umanitaria INTERSOS per garantire protezione e cure a donne vulnerabili in aree di emergenza e di guerra.

Il brano "Madre" è stato inciso negli studi Forum di Roma, in collaborazione con Kiev String Orchestra diretta da Dario Vero e accompagnata, al violoncello, dalla solista Francesca Lovotti, e prodotto da Instant Crush Records fondata dallo stesso Marco Korben Del Bene con Gianluca Torresi. Lo storyboard e l’animazione sono a cura di Sara Fascetti e Claudio Giusti.

Del progetto "Madre" e della sua importanza se n’è parlato anche il 27 ottobre alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma, durante uno degli incontri del Digital Meet, il festival italiano sulla digitalizzazione di cittadini e imprese, che ha visto nel progetto una perfetta fusione di digitale e musica a servizio del sostegno umanitario.
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