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Enel, da dismissioni impatto positivo di 11,5 miliardi su debito tra 2023 e 2024

Energia, Finanza
Enel, da dismissioni impatto positivo di 11,5 miliardi su debito tra 2023 e 2024
(Teleborsa) - Enel, all'interno del Piano Strategico 2024-2026 appena svelato, prevede che la realizzazione del piano di dismissioni produrrà un impatto positivo sull'indebitamento finanziario netto stimato in circa 11,5 miliardi di euro tra il 2023 e il 2024 con un incasso per circa 8 miliardi di euro che si prevede si realizzerà nel 2024, a valle delle necessarie autorizzazioni regolatorie e del completamento delle nuove operazioni individuate nella seconda metà del 2023.

Le dismissioni sono attualmente in diverse fasi di completamento. In particolare: operazioni già finalizzate nel corso dell'anno, pari a circa 2,8 miliardi di euro in termini di impatto sull'indebitamento netto (uscita dalla Romania, cessione di attività di generazione in Argentina, vendita del 50% delle attività rinnovabili in Australia e vendita di un portafoglio solare in Cile); operazioni sottoscritte in attesa di finalizzazione, per un importo previsto pari a circa 5,4 miliardi di euro in termini di impatto sull'indebitamento netto (vendita di asset di generazione in Perù, dismissione degli asset di distribuzione e fornitura in Perù, vendita del 50% di Enel Green Power Hellas e vendita di un portafoglio solare e geotermico negli Stati Uniti); operazioni in fase di negoziazione avanzata, per un importo atteso di circa 3,3 miliardi di euro in termini di impatto sull'indebitamento netto (swap e rotazione di asset, partnership e rotazione di asset nel business delle rinnovabili).

Il focus sull'equilibrio finanziario non si sostanzia però solo con le dismissioni. Tra il 2024 e il 2026, il Gruppo prevede di incrementare la sua generazione di cassa, con flussi di cassa generati dalla gestione operativa (Funds From Operations, FFO) complessivi pari a circa 43,8 miliardi di euro che si prevede soddisferanno integralmente il fabbisogno relativo agli investimenti netti e ai dividendi.

Rispetto alla baseline dei costi relativi al 2022, il Gruppo prevede di conseguire una riduzione complessiva dei costi pari a circa 1,2 miliardi di euro nel 2026, di cui 1 miliardo di euro circa in efficienze conseguite ridefinendo processi aziendali, razionalizzando l'organizzazione, ottimizzando il mix tra insourcing e outsourcing oltre che adottando standard e utilizzando migliori tecnologie da adattare a seconda del Paese. Si prevedono ulteriori risparmi relativi ai business regolati pari a circa 0,2 miliardi di euro.

Enel prevede che la generazione dei flussi di cassa, la razionalizzazione dei costi e l'ottimizzazione dei processi si tradurranno in un rafforzamento del merito creditizio del Gruppo. Nello specifico: si prevede che il rapporto FFO/Indebitamento Finanziario Netto aumenti al 29% circa nel 2026 rispetto al 15% circa nel 2022 e al 26% circa atteso per il 2023 pro-forma; si prevede che l'Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA scenda a circa 2,3x nel 2026 rispetto a circa 3,1x nel 2022 e a un valore compreso tra 2,4x e 2,5x atteso per il 2023 pro-forma, mentre si prevede un Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA per il 2023 compreso tra 2,7x e 2,8x, con l'indebitamento finanziario netto per il 2023 che si prevede raggiunga un valore compreso tra 60 e 61 miliardi di euro.
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