(Teleborsa) - "
Puntiamo sulle infrastrutture per sviluppare la mobilità del Paese, dal punto di vista passeggeri ma
anche della logistica, visto che siamo al
10% di trasporto merci via treno ed è un dato che
vogliamo raddoppiare nei dieci anni del nostro piano industriale": E' quanto affermato da
Luigi Ferrarsis, Amministratore delegato del
Gruppo FS, partecipando al Forum Internazionale dell’Agroalimentare organizzato a Roma da Coldiretti.
"In questo campo negli ultimi anni sono aumentati nettamente gli operatori privati, ma le infrastrutture rimangono sempre le stesse”, ha evidenziato Ferraris, ribadendo che è necessario "
investire per ammodernare le nostre infrastrutture che hanno settanta anni di età. Per questo – ha aggiunto Ferraris – l’Italia ha bisogno di
300-400 miliardi di euro nei prossimi 20 anni da impiegare anche e soprattutto nello
sviluppo dei porti e dei terminali multimodali".
Il Gruppo FS ha recentemente
siglato un MoU con il Gruppo MSC finalizzato alla nascita di una NewCo per la
creazione di nuovi terminal e per ampliare la rete della logistica del trasporto merci. Ferraris ha però ribadito che occorre
programmare gli investimenti "superando la logica dei lotti e ragionando perciò per intere opere".
L'Ad del Gruppo FS ha ricordato che "nei prossimi 5 anni,
usciranno ben 1,5 milioni di autotrasportatori, a fronte di 125 mila nuove entrate all’anno" e quindi il mancato turnover
sposterà sul treno gran parte del trasporto delle merci, rendendo gli investimenti nelle infrastrutture non più rinviabili.
Per Ferraris, il
PNRR "ha avuto il
merito di rimettere le infrastrutture al centro" e procede "in linea con i tempi, avendo già investito 6-7 miliardi dei 25 assegnatici".
Per il
trasporto passeggeri, la proposta di Ferraris è seguire il
"modello spagnolo" che vanta linee e stazioni dedicate all’Alta Velocità, "evitando quelle ibridazioni tra regionali, intercity, trani alta velocità e merci, che stanno congestionando le nostre stazioni e le nostre reti".