Facebook Pixel
Milano 3-mag
33.629,21 0,00%
Nasdaq 3-mag
17.890,79 +1,99%
Dow Jones 3-mag
38.675,68 +1,18%
Londra 3-mag
8.213,49 0,00%
Francoforte 3-mag
18.001,6 0,00%

Pensioni, al via i pagamenti di gennaio 2024

Rivalutazione in base al costo della vita e alla rimodulazione delle aliquote Irpef

Economia, Welfare
Pensioni, al via i pagamenti di gennaio 2024
(Teleborsa) - Individuato come il primo giorno bancabile del mese, prende il via da oggi il pagamento delle pensioni relative a gennaio 2024. Chi ritira la pensione in contanti alla Posta potrà recarsi allo sportello, seguendo il calendario in ordine alfabetico, sempre da oggi. Le operazioni di rinnovo – spiega l'Inps in una nota – possono aver generato conguagli a credito o a debito a vario titolo relativi all’importo di pensione erogato nell'anno 2023. Questi importi sono stati riportati nel cedolino di pensione del mese di gennaio 2024 con la descrizione "Conguaglio Pensione da Rinnovo". Il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare.

Il calendario per il pagamento delle pensioni di gennaio 2024 – Dalla A alla C: 3 gennaio; dalla D alla K: 4 gennaio; dalla L alla P: 5 gennaio; dalla Q alla Z: 7 gennaio (solo la mattina).

Indice di rivalutazione definitivo per l'anno 2023 – L'aumento di perequazione automatica, già attribuito dal 1° gennaio 2023 in via provvisoria nella misura dello 7,3 %, è stato determinato in via definitiva nella misura dell’8,1 %. Il relativo conguaglio, pari allo 0,8 %, – fa sapere l'Inps – è stato già applicato sulla rata di pensione del mese di dicembre 2023.

Indice di rivalutazione provvisorio per l'anno 2024 – L'articolo 2 del decreto interministeriale del 20 novembre 2023 ha previsto che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2023 è determinata in misura pari a +5,4 dal 1° gennaio 2024, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l'anno successivo. La rivalutazione piena, pari al 5,4% dell’assegno, sarà applicata alle pensioni pari o inferiori a 4 volte il minimo, cioè fino a 2.272,76 euro. Le pensioni da 4 a 5 volte il minimo (da 2.271,76 a 2.839,70 euro) avranno un aumento effettivo del 4,59%. Le pensioni da 5 a 6 volte il minimo (da 2.839,70 a 3.407,64 euro) avranno un aumento pari al 2,862%. Le pensioni da 8 a 10 volte il minimo (da 4.543,52 a 5.679,40 euro) avranno un aumento pari al 1.998%. Le pensioni oltre 10 volte il minimo, con un assegno che supera i 5.679,40, avranno, infine, un aumento effettivo del 1,188%. Le prestazioni di accompagnamento a pensione (assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione, APE sociale) non vengono rivalutate poiché non hanno natura di prestazione pensionistica.

Rimodulazione delle aliquote Irpef – Nel 2024 i pensionati riceveranno un ulteriore aumento grazie alla rimodulazione delle aliquote Irpef che sono passate da quattro a tre. Le nuove aliquote prevedono una prima fascia fino a 28mila euro di reddito lordo annuale, che verserà il 23% di Irpef; seconda fascia da 28mila a 50mila euro di reddito lordo annuale, che verserà il 35% di Irpef; terza fascia al di sopra dei 50mila euro di reddito lordo annuale, che verserà il 43% di Irpef.
Condividi
```