(Teleborsa) -
Il petrolio è balzato di oltre il 2% dopo che nella notte
Stati Uniti e il Regno Unito hanno lanciato attacchi aerei contro 16 sedi militari degli Houthi nello Yemen, colpendo installazioni radar, siti di stoccaggio e lanciatori di missili. L'azione fa seguito a settimane di attacchi alle navi commerciali di passaggio nel Mar Rosso da parte degli Houthi, sostenuti dall'Iran.
I futures Mar 24 del
Brent sono in rialzo del 2,13% a 79,06 dollari al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate (
WTI) Feb 24 è in crescita del 2,18% a 73,59 dollari.
Il
presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che "non esiterà a prendere ulteriori misure per proteggere il nostro popolo e il libero flusso del commercio internazionale, se necessario". Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi hanno fornito "supporto non operativo" alla missione statunitense e britannica.
"La nostra azione e quella degli americani ieri sera sono state di legittima difesa per difenderci da ulteriori attacchi alle nostre navi da guerra mentre svolgono i loro affari legali e ragionevoli", ha detto venerdì a Times Radio il
ministro delle forze armate britanniche James Heappey.
I militanti
Houthi, in risposta all'attacco, hanno detto che espanderanno "molto presto" la loro azioni, secondo quanto dichiarato dal portavoce del gruppo Mohammed Abdulsalam, senza fornire ulteriori dettagli sulla reazione. L'
Iran ha affermato di "condannare fermamente" gli attacchi aerei, mentre l'
Arabia Saudita ha affermato di seguire la notizia con "grande preoccupazione" la situazione.