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Confcommercio, Misery Index a Gennaio: riduzione a 13,0, ma segnali preoccupanti nel mercato del lavoro

Economia
Confcommercio, Misery Index a Gennaio: riduzione a 13,0, ma segnali preoccupanti nel mercato del lavoro
(Teleborsa) - Il misery index, l'indice di disagio sociale calcolato da Confcommercio, a gennaio si è attestato a 13,0, in riduzione di due decimi di punto su dicembre. Il ridimensionamento registrato nell'ultimo mese "è sintesi di un rallentamento dell'inflazione per i beni e i servizi ad alta frequenza d'acquisto e di un moderato aumento della disoccupazione estesa", ha spiegato l'Ufficio Studi dell'associazione.

Dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro si registra, a gennaio, un calo di 34mila occupati sul mese precedente e una diminuzione di 4mila persone in cerca di lavoro. A questi andamenti si è associato, anche a gennaio, un aumento degli inattivi (61mila persone sul mese, concentrate prevalentemente tra gli under 35). Queste dinamiche hanno portato a una stabilizzazione del tasso di disoccupazione ufficiale al 7,2%.

Nello stesso mese le ore autorizzate di Cig sono state di poco superiori a 47,9 milioni, a cui si sommano poco meno 1,2 milioni di ore per assegni erogati dai fondi di solidarieta'. In termini di ore di Cig e Fis effettivamente utilizzate questi dati hanno comportato un aumento, su dicembre, delle unita' di lavoro standard (Ula) destagionalizzate. Il combinarsi di queste dinamiche ha determinato un incremento del tasso di disoccupazione esteso salito all'8,3%. I segnali meno favorevoli provenienti dal mercato del lavoro debbono essere valutati con estrema cautela. Nei mesi precedenti si erano già riscontrati episodici peggioramenti che erano prontamente rientrati.

Nel dibattito mediatico, spesso si trascura l'effetto inevitabile delle revisioni dovute alla provvisorietà dei dati e ai processi di destagionalizzazione. Al contempo, l'aumento del numero di inattivi, soprattutto tra i giovani, e l'incremento delle richieste di ore di Cassa Integrazione Guadagni (Cig) e di Fondo di Integrazione Salariale (Fis) sono elementi da non sottovalutare. A gennaio, i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto hanno mostrato una variazione annua del 3,5%, in calo di circa un punto percentuale rispetto a dicembre. Questa tendenza al ribasso - continua la nota - è proseguita anche a febbraio, con le prime stime che indicano una variazione dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto al 2,9%. Considerando queste dinamiche, la resilienza del mercato del lavoro rimane cruciale per mitigare l'area del disagio sociale, soprattutto considerando un possibile rallentamento nel contributo positivo fornito dall'inflazione nel breve termine.
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