(Teleborsa) -
Valorizzare il ruolo centrale dei medici di medicina generale attraverso il supporto gestionale e organizzativo della cooperazione medica di servizio, per sviluppare la sanità territoriale, una delle maggiori necessità del nostro paese, in termini di definizione dei servizi e degli operatori indispensabili per rispondere alla domanda di salute ed ai bisogni dei cittadini: è questo, in sintesi, l’obiettivo del protocollo di intesa siglato da
Legacoop (che tramite Sanicoop associa oltre il
50% delle circa 150 cooperative mediche operanti nel territorio nazionale) e
FIMMG (Federazione italiana Medici di Medicina Generale).
L’accordo - spiega la nota ufficiale -
punta ad assicurare la presa in carico del bisogno di salute del paziente, la gestione della complessità e della cronicità, a sviluppare azioni di prevenzione, nell’ambito dello strumento di rapporto fiduciario paziente-medico di medicina generale, a costruire basi solide per garantire prossimità, diffusione territoriale, accessibilità alle cure, innovazione, diagnostica di primo livello. Tutto con standard
omogenei tramite l’associazionismo dei medici e la
loro organizzazione cooperativa. Un modello già ampiamente sperimentato con successo in tante realtà del territorio nazionale per mettere a disposizione dei MMG soci di cooperative i fattori produttivi necessari per l’esercizio della professione, sia obbligatori che facoltativi: sedi, utenze, personale di supporto segretariale ed infermieristico, rete informatiche, piattaforme e device per telemedicina, strumentazione diagnostica, assicurazioni, mezzi di trasporto, ecc. Un modello che rende le Aggregazioni Funzionali Territoriali reale strumento di offerta di servizi e garanzia di standard omogenei.
Legacoop è impegnata a sostenere il p
rocesso di costituzione, ampliamento e potenziamento delle cooperative di servizio per l’attività dei MMG e delle loro AFT, nonché a contribuire alla formazione di personale che possa supportare adeguatamente le aggregazioni di area regionale ed interregionale per ottimizzazione dei costi e garanzia di idonee competenze.
“Dedichiamo grande attenzione alla fase di riorganizzazione della sanità ed in particolare delle Cure Territoriali che hanno un impatto diretto sulle comunità -sottolinea
Simone Gamberini, presidente di Legacoop- per le quali riteniamo centrale la figura del Medico di Medicina Generale, libero professionista convenzionato con il SSN. Attraverso Sanicoop e le cooperative mediche, Legacoop intende fornire il supporto organizzativo ed i fattori produttivi necessari a far crescere l’offerta sanitaria e a garantire standard il più possibile omogenei. Riteniamo inoltre indispensabile integrare tutta la filiera connessa ai progetti di salute, mobilitando le cooperative sociali e le mutue, affinché ogni risorsa sia inquadrata per i progetti individuali di cui il medico è il protagonista che trova nella sua cooperativa il supporto necessario”.
"Riteniamo che il supporto gestionale e organizzativo delle cooperative mediche di servizio rappresenta un punto fermo nel sostegno alla figura di un medico di famiglia libero professionista associato e organizzato – sottolinea Silvestro Scotti, segretario nazionale di FIMMG -. Ma non è tutto, la necessità di promuovere e sviluppare nuove attività nell'area delle cure primarie, come previsto peraltro nell'ACN da poco sottoscritto, dalla trasformazione e dall'evidente moltiplicazione dell'offerta sociosanitaria territoriale può trovare nelle cooperative dei medici di famiglia un pilastro per l'avvio di case di comunità spoke in una logica di prossimità, fiducia e libera scelta del cittadino”.
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