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Ucraina, missili ipersonici su Kiev: Kuleba chiede intervento diretto della Nato

In raid russo lanciati 10 missili e 81 droni kamikaze

Economia
Ucraina, missili ipersonici su Kiev: Kuleba chiede intervento diretto della Nato
(Teleborsa) - Dopo la pioggia di fuoco che si è abbattuta ieri per ore su gran parte dell'Ucraina – con non meno di cento missili e altrettanti droni russi che hanno colpito infrastrutture energetiche in una quindicina di regioni, comprese quelle più occidentali vicine alla Polonia, e cinque morti accertati – la Federazione Russa ha lanciato, oggi, per il secondo giorno consecutivo un massiccio attacco combinato sul territorio dell'Ucraina. I russi hanno attaccato l'Ucraina con 10 missili di vario tipo e sono stati distrutti 81 droni d'attacco di tipo Shahed e 5 missili da crociera. È quanto fa sapere il comandante dell'aeronautica militare, il generale Nikolai Oleshchuk su Telegram, commentando il nuovo attacco russo che ha colpito varie regioni dell'Ucraina. Nel dettaglio – spiega Oleshchuk – dieci droni nemici sono stati caduti sul territorio dell'Ucraina, uno ha attraversato il confine con la Bielorussia, altri circa 10 si trovano nello spazio aereo ucraino, "quindi il lavoro di combattimento continua".

Nell'attacco per il momento sono almeno 4 i morti confermati. Gli allarmi di incursione aerea sono stati emessi nelle prime ore del mattino, quando i monitor ucraini hanno rilevato aerei russi che lanciavano missili ipersonici. Il capo dell'amministrazione regionale di Zaporizhia Ivan Fedorov ha detto che un uomo è stato ucciso e un uomo e una donna sono rimasti feriti nella città di Zaporizhia. Esplosioni anche nelle regioni di Kiev, Sumy, Khmelnytsky e Mykolayiv. Le forze russe – secondo quanto riferisce su Telegram l'Amministrazione militare della città – hanno lanciato in direzione della capitale Kiev diversi missili balistici, inclusi gli ipersonici Kinzhal. Intorno alle 5 è stato segnalato il decollo di 11 bombardieri strategici russi Tu-95MS e, successivamente, sono stati individuati sei bombardieri strategici Tu-22m3, seguiti da tre MiG-31K armati di missili Kinzhal.

Uno scenario in cui Volodymyr Zelensky chiede carta bianca per usare anche contro il territorio russo tutte le armi fornite dai Paesi della Nato. "Il presidente russo Vladimir Putin – ha affermato il capo dello Stato ucraino – può fare solo ciò che il mondo gli permette di fare, e la debolezza e l'inadeguatezza delle decisioni di risposta alimentano il terrore. Ciascuno dei nostri partner sa quali decisioni forti sono necessarie per porre fine a tutta questa guerra". Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba ha chiesto ai Paesi occidentali non solo di approvare "gli attacchi a lungo raggio dell'Ucraina su tutti gli obiettivi militari legittimi sul territorio russo", ma anche di "usare le capacità di difesa aerea dei partner per abbattere missili e droni in prossimità del loro spazio aereo". Un intervento diretto di Paesi Nato, insomma.

Le forze armate polacche hanno denunciato l'attraversamento del proprio spazio aereo da parte di un "oggetto militare" durante i bombardamenti russi. Probabilmente un drone, è stato precisato. In precedenza il Comando operativo di Varsavia aveva annunciato "l'avvio di operazioni di aerei militari polacchi e alleati, nel sud-est della Polonia", durante l'attacco di Mosca.

La Russia accusa già i Paesi occidentali di essere coinvolti nel conflitto, anche nell'attacco condotto dalle truppe di Kiev in territorio russo dal 6 agosto. Un'offensiva che "non può rimanere senza risposta, e una risposta ci sarà", ha avvertito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, facendo capire che andrà oltre i bombardamenti di oggi. Da parte sua il ministero della Difesa ha detto che gli obiettivi degli attacchi, compiuti con missili lanciati da aerei e da mezzi navali oltre che con droni, erano sottostazioni elettriche, stazioni di compressione del sistema di trasporto del gas, ma anche "siti di stoccaggio delle armi aeronautiche fornite dai Paesi occidentali nelle regioni di Kiev e Dnipro". Il ministero ha aggiunto che i bombardamenti hanno provocato "l'interruzione del trasporto ferroviario di armi e munizioni verso la linea del fronte".

Fonti ucraine hanno detto che è stata bombardata anche la grande centrale idroelettrica di Kiev, situata a Vyshgorod, a pochi chilometri a nord della capitale, ma la diga "non è minacciata". Il ministro della Difesa, Rustem Umerov, ha detto che l'Ucraina "sta preparando le sue risposte" agli attacchi. Già nella notte tra domenica e lunedì Mosca ha fatto sapere di avere abbattuto 20 droni ucraini diretti verso diverse regioni russe, di cui nove sulla regione di Saratov, sul Volga. Le autorità locali hanno riferito che in questa città è stato colpito un alto edificio residenziale dove sono stati danneggiati undici appartamenti. Il bilancio di questo attacco è di quattro civili feriti. Un drone ucraino ha tentato di attaccare anche una raffineria di petrolio a Jaroslav, 300 chilometri a nord-est di Mosca. Sono per il momento sconosciute, invece, le cause di un incendio sviluppatosi in una grande raffineria a Omsk, nella Siberia sud-occidentale, che secondo il governatore ha provocato un morto e sei feriti non gravi.
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