(Teleborsa) -
Pernigotti torna nel mercato dei gelati con il nuovo brand "Signor Stefano". La storica azienda dolciaria di Novi Ligure, che dal 2022 è controllata dal fondo JP Morgan Asset Management e da Invitalia, rientra in un settore dove per decenni è stata tra i principali operatori di riferimento. Il ramo d'azienda facente capo ai
gelati era stato
ceduto nel 2019, quando Pernigotti era di proprietà del gruppo turco Toksoz.
La presentazione ufficiale di questa importante iniziativa è prevista in occasione di
"SIGEP World 2025", la 46a edizione del salone internazionale di riferimento per il settore foodservice, che si svolgerà
dal 18 al 22 gennaio alla Fiera di Rimini. A SIGEP, Pernigotti presenterà il nuovo catalogo con circa 60 referenze relative a semilavorati (polveri e creme) per le gelaterie professionali. E' stata anche creata la nuova Divisione Gelateria, con la collaborazione di grandi professionisti del settore, ed avviata la commercializzazione in Italia e all’estero.
Il brand "Signor Stefano" - sottolinea l'azienda - è
un omaggio a Stefano Pernigotti, nome del fondatore e anche dell’omonimo ultimo erede e cavaliere del lavoro della dinastia di imprenditori dolciari.
"La nostra azienda è stata la prima a produrre a livello industriale semilavorati di alta qualità per la gelateria professionale a metà degli anni ’30 ed il legame con questo settore è ancora vivo nella memoria degli operatori specializzati", conferma
Attilio Capuano, amministratore delegato di Pernigotti, aggiungendo "èuna grande emozione rientrare in questo mercato omaggiando il fondatore Stefano Pernigotti con il lancio del nuovo brand 'Signor Stefano'. Intendiamo così sottolineare la profondità delle radici ed il legame con il territorio di Novi Ligure, dove tutto è cominciato e dove lavoreranno le maestranze e le linee produttive dedicate a questa nuova avventura".
"Il grande
ritorno di Pernigotti in questo ramo di business - conclude Capuano - rappresenta un
ulteriore passo in avanti verso il rilancio dell’azienda ed è espressione di un lavoro di concerto tra il nuovo management ed i soci, fortemente determinati nel restituire a Pernigotti le posizioni di mercato che ha sempre occupato".