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Miracoli

Festeggiamo, ma non dimentichiamo i punti oscuri.

Festeggiamo, ma non dimentichiamo i punti oscuri.

Che cosa sono i miracoli? Sono eventi infinitamente poco probabili? Sono eventi impossibili che tuttavia si verificano? Sono violazioni delle leggi di natura, come diceva Hume? Sono logicamente impossibili, come sosteneva Spinoza? Può Dio violare o lasciare violare le leggi di natura che ha stabilito? E se non può, vuole dire che non è libero?

Parlare di miracoli significa addentrarsi velocemente in un terreno filosoficamente accidentato e pieno di trappole. Che i miracoli esistano, tuttavia, non può essere negato. Se ne stanno verificando alcuni proprio in questi giorni.

Il primo l’ha compiuto la Fed ed è quello di essersi prima spaventata per una crescita in accelerazione e poi per un’accelerazione che non c’è stata e avere comunque fatto coincidere il tutto con un nuovo potente massimo storico di Wall Street.

Il secondo lo ha compiuto domenica la Merkel, che si è fatta rieleggere cancelliere avendo tenuto insieme la Germania e l’Europa, i greci inferociti e i tedeschi nostalgici del marco. E avendo alla fine salvato l’euro senza averne l’aria.

Il terzo si è compiuto in Italia, dove la grande coalizione sopravvivrà. Non ci saranno elezioni e non ci sarà nemmeno un governo di segno politico diverso e forse divisivo.

Il quarto si è compiuto in Siria, dove non si è risolto nulla, sia chiaro, ma si è comunque evitata un’escalation del conflitto da una parte e si è creato un disincentivo all’uso ulteriore di armi chimiche dall’altra.

(Nell'immagine: La moltiplicazione dei pani e dei pesci. Sant'Apollinare Nuovo. Ravenna. VI secolo.)
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