La moda culturale della ristrutturazione non è più solo tedesca. Sul sito di
Bruegel (un laboratorio tanto discreto quanto autorevole e influente) è uscito di recente uno studio molto interessante,
Sovereign Debt and its Restructuring Framework in the Euro Area. L’autore,
Ashoka Mody, è stato fino a pochi mesi fa il numero due del Dipartimento Europeo del Fondo Monetario.
Mody propone la trasformazione del debito sovrano in
Cocos sovrani. I Cocos sono un ibrido tra debito ed equity. Sono debito quando c’è il sole e diventano equity quando inizia a piovere. Se ad esempio un paese dovesse superare una certa soglia di debito, il valore nominale delle sue obbligazioni verrebbe automaticamente ridotto, in modo da riportare automaticamente il debito al valore di partenza. Una ristrutturazione ordinata in termini concordati in anticipo (e quindi scontati dai creditori) è molto meglio, dice Mody, di una ristrutturazione caotica all’ultimo momento. Alla fine anche i creditori avrebbero da guadagnarci.
È affascinante che Mody non proponga i Cocos solo per l’Italia e la Spagna, come verrebbe da pensare, ma anche per la Francia e per il Belgio e, in prospettiva, per tutti i paesi sviluppati.
È un’esercitazione accademica come tante, si dirà, e lascerà il tempo che trova. Oltretutto a paesi come l’Italia basterebbero pochi sforzi ulteriori (che però non si fanno) per stabilizzare davvero il debito. Riflette però lo spirito del tempo, che è quello dell’equitizzazione del debito.
Ontologicamente tutto è
equity. Il debito, in ultima istanza, è solo un diritto di precedenza nella spartizione dell’equity. Ne discende allora che, in un mondo dove le banche centrali lavorano alacremente per aumentare il valore nominale dell’equity è meglio possedere quello che ha
upside (le
azioni) piuttosto che quello che ha
downside (i
bond).
Per questa ragione, anche con i mercati ai massimi, suggeriamo di non vendere nemmeno un grammo di equity, pur consapevoli che i prossimi due mesi, a Washington, saranno piuttosto vivaci. In caso di flessione saremo ancora compratori.
Quanto ai bond, è il momento dei più equitizzati. Emergenti, alto rendimento, Italia e Spagna.
(Nell'immagine: Gentile Bellini. Il miracolo della Croce caduta nel Canale di San Lorenzo. 1500.)
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