I possibili scenari L'opinione di chi scrive è che
fino a che l'ambiente economico sarà caratterizzato da inflazione in discesa e immissione di liquidità, difficilmente si potranno vedere rialzi strutturali. Successivamente, la reazione alla conclusione progressiva degli stimoli monetari potrebbe essere inizialmente negativa per molte classi di asset, commodities comprese (ferma restando la disomogeneità di andamento tra commodities di diverso tipo). Questo calo, tuttavia, dovrebbe portare alla formazione per molte materie prime entro il 2015 di un minimo ciclico molto importante e della continuazione del processo di repricing secolare a cui si è accennato sopra, legato anche a una ripresa della forza dei mercati azionari di BRIC e economie emergenti nei confronti delle economie occidentali.
Processi di questo genere, tuttavia, intervengono in finestre temporali piuttosto lunghe, per cui è difficile e forse anche poco conveniente cercare di anticiparli. A posteriori, ad esempio, pochissimi avrebbero pensato a inizio 2011 che i mercati sarebbero andati incontro a tre anni di sottoperformance delle borse di BRIC e Emergenti, rispetto a Europa e USA. Questo trend non sembra accennare a modificarsi.
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