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Coazione a ripetere

Eviteremo il flip-flop degli anni Settanta?


Il problema è che proprio la fermezza della risposta monetaria in presenza di shock generò regolarmente delle recessioni. Al comparire delle recessioni, invariabilmente, la Fed tagliava i tassi. Per qualche tempo l'economia e le borse respiravano, anche piuttosto bene, ma poi l'inflazione ripartiva forte come prima, se non di più, e la Fed tornava a stringere. È quello che Mohamed El-Erian ha definito il flip flop di una Fed che si ritrovava perennemente dietro la curva.

Le ondate furono ben sei (1968-69, 1971, 1973-74, 1977, 1979, 1980). Le prime due furono dovute a fattori endogeni, le altre a shock esogeni. La prima, quella del 1968-69, fu l'effetto del senso di onnipotenza dell'amministrazione Kennedy e, ancora di più, dell'amministrazione Johnson. Si pensava di potere spendere impunemente e contemporaneamente per il welfare, per la corsa alla luna e per la guerra in Vietnam. L'inflazione accelerò e il dollaro fu svalutato, ma i mercati, fino al 1972, pensarono che l'inflazione fosse transitoria e accettarono rendimenti reali fortemente negativi sui bond governativi.

Seguirono poi le due crisi petrolifere, l'inflazione salariale e le indicizzazioni. I mercati, a un certo punto, smisero di accettare rendimenti reali negativi e li richiesero decisamente positivi.

Sono cose note, ma l'elemento che merita più attenzione è che anche il mitico Paul Volcker, nel 1980, abbassò i tassi di 300 punti base prima di provocare una seconda recessione tornando ad alzarli. (Si veda su questi punti l'ottimo riassunto di quegli anni pubblicato nei giorni scorsi da Niall Ferguson su Bloomberg.

La storiografia, santificando Volcker per la sconfitta dell'inflazione, dimentica che nei due anni prima della sua nomina a governatore, i tassi furono alzati di 775 punti base. Ma soprattutto dimentica che il fattore strutturale che negli anni Ottanta e Novanta permise di sconfiggere davvero l'inflazione fu l'adozione generalizzata delle politiche dell'offerta, prima tra tutte la globalizzazione.
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