Facebook Pixel
Milano 19-apr
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 19-apr
17.037,65 -2,05%
Dow Jones 19-apr
37.986,4 +0,56%
Londra 19-apr
7.895,85 +0,24%
Francoforte 19-apr
17.737,36 -0,56%

Tra euforizzanti e sonniferi

La questione decisiva dell'orizzonte temporale

La battuta più bella e feroce l'ha fatta Stephanie Kelton. La Fed continuerà ad alzare i tassi finché il morale non migliora. La Kelton è una delle massime autorità della Modern Monetary Theory, sostiene che l'inflazione è già finita e che la banca centrale, alzando i tassi, riuscirà solo a uccidere l'economia.

Go Big, facciamo le cose in grande, fu l'indicazione di Biden quando si trattò di sostenere economia e borse nel 2020. Go Big, ripeté la Yellen ai governi e alle banche centrali europee. Si fecero le cose così in grande che ora, per disintossicarci dagli euforizzanti di cui siamo riempiti, abbiamo deciso di fare di nuovo le cose in grande nella direzione opposta. E così tutti i freni disponibili sono in azione. Il livello del tasso terminale viene alzato continuamente, il Quantitative tightening toglie dalla circolazione 90 miliardi di liquidità ogni mese e il dollaro forte manda in crisi i paesi emergenti.

Non è molto chiaro, a questo punto, se le politiche economiche di Stati Uniti ed Europa siano disegnate per portare stabilità al sistema o se invece non lo stiano destabilizzando strutturalmente. In giro per il mondo ci sono molti esempi di paesi che in questi due anni si sono agitati di meno e hanno evitato l'inflazione senza per questo vedere esplodere la disoccupazione.

In ogni caso la dose di euforizzanti che abbiamo assunto nel 2020 e nel 2021 è tale che il Pil americano nel terzo e nel quarto trimestre riaccelererà, restando positivo anche nei primi mesi dell'anno prossimo nonostante tassi che potranno arrivare al 4.5 per cento. Una Fed con l'elmetto non avrà quindi remore nel proseguire a testa bassa sulla sua linea restrittiva.
Condividi
"
Altri Top Mind
```