Royal Caribbean

Chiusura in rosso per la seconda più grande compagnia di crociere al mondo, che termina la seduta segnando un calo del 2,87%. L'inizio di giornata è stato pesante per il titolo, che ha segnato un primo prezzo a 285,7 USD, sotto il valore inferiore di ieri, muovendosi poi lateralmente per tutta la sessione, con un finale peggiore a 285,7, attorno al valore inferiore della seduta. L'analisi settimanale del titolo rispetto all'S&P-500 mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di Royal Caribbean Cruises, che fa peggio del mercato di riferimento.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Royal Caribbean Cruises restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 295,7. Il supporto più immediato è stimato a 280,7. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 275,6, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

L'ampio scostamento dei prezzi di Royal Caribbean Cruises dalla media dei valori registrati nell'ultimo periodo, confermata dalla volatilità giornaliera che assume un valore pari a 2,74, è sintomatica di un investimento caratterizzato da un elevato rischio e quindi pensato soprattutto per coloro che desiderano ottenere elevati guadagni a fronte della possibilità di registrare pesanti perdite. In questo contesto si consiglia un'operatività di brevissimo periodo alla luce soprattutto del decremento dei volumi intraday 985.691 rispetto alla media mobile dei volumi dell'ultimo mese fissata a 2.425.032.