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Sicurezza sul lavoro, patente a punti promossa o bocciata? I commenti

Economia
Sicurezza sul lavoro, patente a punti promossa o bocciata? I commenti
(Teleborsa) - "L'introduzione della patente a crediti nel settore delle costruzioni non garantisce il rafforzamento della sicurezza e l’esonero per le imprese con certificazione SOA rappresenta una ingiustificata discriminazione sotto il profilo della concorrenza. Anche la previsione di non garantire la pluralità dei contratti di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative non risponde alla sfida di contrastare il lavoro irregolare" È la posizione di CNA Costruzioni dopo l’incontro a Palazzo Chigi tra Governo e parti sociali sulla sicurezza.

“Rafforzare la sicurezza nei cantieri è la priorità – si legge in un comunicato di CNA Costruzioni – e il percorso obbligato è la qualificazione delle imprese. Non è più rinviabile una legge sull’accesso alla professione”. Inoltre è necessario potenziare il sistema dei controlli sostanziali piuttosto che introdurre nuovi appesantimenti burocratici.

CNA Costruzioni - sottolinea la nota - "valuta positivamente la volontà del governo di proseguire il dialogo con le parti sociali su un tema così delicato ma sottolinea l’esigenza che il confronto definisca strategie e interventi coerenti con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza nei cantieri".


"Bene la direzione intrapresa dal Governo, non misure aggiuntive o ancora più restrittive in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro ma agire in termini di ispezioni e controlli", così Sergio Ventricelli, vicepresidente di Confimi Industria e presidente di Confimi Edilizia a margine del tavolo convocato a Palazzo Chigi dal ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone a valle del disastro di Firenze.

"Apprezziamo che il Governo voglia investire sulla qualificazione dell'ispettorato del lavoro e nella regionalizzazione dello stesso - spiega Ventricelli - investire in qualità è necessario affinché chi interviene sui cantieri non sia solo un esperto burocrate ma una figura competente del settore". Scetticismo invece sulle ipotesi di introdurre una sorta di pagella o patente a punti per valutare le imprese, al contrario ha proposto il presidente di Confimi Edilizia "si inizi a premiare chi fa bene, quelle imprese che operano nel rispetto delle norme, che valorizzano competenze e formazione, siano gratificate. Al riconoscimento formale, seguano piuttosto sgravi fiscali o crediti d'imposta".

E sulla qualità si è innestato anche il tema di appalti e subappalti "Imprese edili che possano gestire l'intera filiera non ne abbiamo più, ma con gli appalti a cascata con il meccanismo del minimo ribasso rischiamo di perdere la catena del valore del saper fare italiano".

In chiusura sul tema dei contratti il presidente Ventricelli ha commentato: "necessaria la pertinenza di settore ma che non sia un pretesto per frenare gli operatori".
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