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Economia europea, Draghi: "c'è rischio recessione ma non destabilizzante"

Economia
Economia europea, Draghi: "c'è rischio recessione ma non destabilizzante"
(Teleborsa) - Nella zona euro "c'è un rischio di recessione ma non direi né profondo né destabilizzante", perché "il punto di partenza è molto alto, con la disoccupazione più bassa di sempre e un mercato del lavoro robusto": lo ha detto l'ex presidente della Bce Mario Draghi, parlando ad un evento del Financial Times.



L'ex premier italiano ha spiegato che nel combattere l'inflazione "la politica monetaria potrebbe essere stata un po' troppo lenta, ma c'è un motivo: lo shock sul lato dell'offerta è stato dovuto interamente al prezzo del gas, un aumento che è il risultato di una deliberata politica della Russia".

In ogni caso ora "l'inflazione sta scendendo", e i primi due trimestri del prossimo anno diranno se avremo una recessione che comunque "non sarà destabilizzante".

Quanto alla guerra in Ucraina "è stata preceduta da una lunga serie di arretramenti sui nostri valori fondamentali: l'ammissione della Russia al G8 nonostante il mancato riconoscimento della sovranità ucraina, la promessa mancata di un intervento in Siria nel caso in cui Assad avesse usato il gas come arma, la Crimea, il ritiro dall'Afghanistan", ha detto Draghi sottolineando che "la lezione che se ne può trarre è che non dobbiamo mai scendere a compromessi sui nostri valori fondamentali", su cui è stata costruita l'Ue cioè pace, democrazia, libertà, sovranità nazionale".

"Quello che non possiamo fare è starcene fermi, senza reagire. Abbiamo scoperto che ciò che per molti anni avevamo dato per scontato non lo era affatto, e dobbiamo combattere per difenderlo. Ma non ho dubbi sul successo finale", ha detto Draghi, ribadendo che "non c'è alternativa che vincere questa guerra".

"Nel mondo assistiamo all'ascesa di autocrazie e democrazie illiberali, negazioni dei diritti civili e violazioni dei diritti umani. Dobbiamo combattere, ciascuno nella propria sfera personale ma anche collettivamente, per fare in modo che la negazione dei nostri valori non prevalga", ha concluso Draghi.
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