(Teleborsa) - Alla
COP11 della Convenzione Quadro dell’OMS sul
Controllo del Tabacco, in corso a
Ginevra, la Presidenza danese e la Commissione europea stanno cercando di
scavalcare la posizione comune dell’UE per introdurre un
divieto sui prodotti innovativi a base di nicotina – come sigarette elettroniche e bustine di nicotina.
Questa iniziativa arriva nonostante
settimane di negoziati a Bruxelles e la decisione del COREPER I, lo scorso venerdì, di
non includere tali divieti nel mandato europeo. Ora, i funzionari UE stanno sfruttando la sessione di Ginevra per
aggirare il mandato spingendo misure che prevedono il divieto di fabbricazione, importazione, distribuzione, presentazione, vendita e utilizzo di tutti i prodotti emergenti contenenti nicotina.
Le
proposte, circolate in queste ore tra gli Stati membri, hanno già
sollevato forti critiche: diversi Paesi le giudicano
eccessive, prive di analisi socio-economica e rischiose per il contrasto al mercato illecito. Alla base del veto ci sono
timori occupazionali e industriali, soprattutto per filiere nazionali strategiche. In Italia, ad esempio, il comparto dei prodotti innovativi impiega oltre 100.000 persone.