Facebook Pixel
Milano 13:10
33.735,64 -0,43%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 13:10
7.826,08 -0,65%
Francoforte 13:10
17.695,13 -0,80%

ARERA, al via conciliazione obbligatoria per forniture acqua e telecalore

Economia
ARERA, al via conciliazione obbligatoria per forniture acqua e telecalore
(Teleborsa) - L'ARERA, autorità di regolamentazione dell'energia, del gas e dell'acqua, annuncia che dal 30 giugno 2023 sarà attivo il Servizio di conciliazione gratuito (e obbligatorio) per le forniture del acqua e telecalore: gli utenti che dovranno risolvere problemi e controversie con il proprio fornitore, prima di rivolgersi a un giudice, dovranno effettuare un tentativo di conciliazione dinanzi all'apposito servizio dell'Authority. L’eventuale accordo sottoscritto tra le parti avrà titolo esecutivo, mentre in caso di insuccesso, il tentativo di conciliazione diventerà condizione indispensabile per rivolgersi al giudice.

Si estende così al settore idrico e del telecalore, il sistema di tutela obbligatorio già attivo dal 2017 per l’energia elettrica e il gas. In sei anni, le domande di conciliazione presentate all’Autorità nei settori energetici sono infatti raddoppiate, passando da oltre 10 mila a circa 21 mila l’anno, raggiungendo nel 2022 un tasso di risoluzione positiva del 69% delle procedure concluse.

Un trend di crescita registrato anche per le domande presentate dagli utenti del servizio idrico, anche se sino ad ora era facoltativo
tentare la conciliazione nel campo del servizio idrico: le domande sono passate da poco più di 300 nel 2018 a oltre 3 mila nel 2022.

Lo scorso anno, grazie al Servizio Conciliazione di ARERA, i clienti domestici e non, hanno risolto le controversie con i fornitori di luce, gas, acqua e telecalore, per un valore in termini di risarcimenti e risparmi pari a 21 milioni di euro.

Come funziona

Dal prossimo 30 giugno, gli utenti del servizio idrico e del telecalore dovranno rivolgersi esclusivamente alla conciliazione per le controversie non risolte con il reclamo al fornitore.

Al Servizio Conciliazione si può accedere anche per le problematiche riguardanti la fatturazione, i consumi, i pagamenti e anche per richieste risarcitorie. Sono escluse le tematiche relative al bonus idrico, che già oggi sono gestite dallo Sportello per il Consumatore con un servizio dedicato (reclamo di seconda istanza), quelle non previste dal Testo Integrato sulla Conciliazione (TICO), come le questioni tributarie o fiscali, e quelle legate alla qualità della risorsa.

La domanda al Servizio Conciliazione può essere presentata decorsi 50 giorni dall’invio del reclamo per il settore idrico e 40 per il telecalore in caso di mancata risposta al reclamo oppure a seguito di risposta ritenuta insoddisfacente. Il servizio è completamente gratuito, accessibile da casa o in mobilità, attraverso il sito dedicato o app, con identificazione mediante sistema pubblico di identità digitale (SPID) o carta di identità elettronica (CIE).

Dal 1° gennaio 2024, tutti i gestori del settore idrico e gli operatori del telecalore dovranno indicare nel proprio sito internet, sui nuovi contratti e nelle risposte ai reclami non risolutive della problematica sollevata dall’utente, in modo chiaro e facilmente accessibile, le modalità di attivazione del Servizio Conciliazione dell’Autorità e di eventuali altri organismi di risoluzione extragiudiziale delle controversie.
Condividi
```